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Istituto di studi sindacali (26 marzo 1998)

Sede e recapiti

via Lucullo, 6 - 00187 Roma

Storia

L'Istituto di studi sindacali nasce con deliberazione della Direzione confederale ed approvazione del relativo statuto. Si riporta la sintesi della delibera ed i primi articoli dello statuto relativi alle finalità dell'Istituto.
ATTO COSTITUTIVO - DELIBERA

La Direzione Nazionale della UIL riunita a Roma il 26 marzo 1998, in applicazione dell'art.4, comma b) dello Statuto confederale, decide di dare vita - per mezzo della trasformazione dell'Archivio Storico della UIL all'ISTITUTO DI STUDI SINDACALI DELLA UIL.
A tale fine approva lo Statuto allegato che fa parte della presente delibera.
Roma, 26 marzo 1998

I primi articoli dello STATUTO

Art. 1 Istituto.
Ad iniziativa della UIL - Unione Italiana del Lavoro viene costituito, con sede in Roma, l'ISS - "Istituto di Studi Sindacali" - Storia del Movimento Sindacale, Archivio Storico UIL -.
Art. 2 Finalità.
L'Istituto, che non ha fini di lucro, favorisce e sviluppa gli studi sindacali, promuovendo la conoscenza storica sul movimento sindacale italiano ed internazionale.
In tal modo l'Istituto :
a) provvede all'aggiornamento dello schedario concernente il movimentosindacale, alla ricerca e, ove occorra, all'acquisto delle documentazioni ritenute necessarie: manoscritti, epistolari, materiale iconografico, volumi, anche ai fini della costituzione di una biblioteca;
b) promuove studi, convegni, seminari, conferenze e relative pubblicazioni eventuali premi, anche in collaborazione con altri Enti (Università, Fondazioni, Associazioni, Istituti, etc.) nazionali, comunitari, internazionali, e sviluppa scambi culturali nelle discipline sociali ed economiche;
c) istituisce borse di studio a favore di giovani studiosi nelle predette discipline;
d) svolge attività editoriali, anche di periodici, con pubblicazioni attinenti alle sue finalità o, comunque non contrastanti con esse.;
e) svolge ricerche nel campo economico - sociale.
L'Istituto potrà ospitare, sia a titolo gratuito che oneroso, sedi e recapiti di organizzazioni senza fini di lucro che operano a fine assistenziale e sindacale.


ATTIVITA' DELL'ISTITUTO
Nel 1998 il XII Congresso Confederale sancì l'importanza dell'avvenuta costituzione dell'Istituto di Studi Sindacali, riconoscendo la necessità, crescente, di dotare l'organizzazione di una struttura capace di rispondere alle necessità delle domande di ricerca, di studio e conservazione della memoria. L'istituzione, quindi, di uno strumento agile, aperto alla società ed alla collaborazione in Italia, come a livello internazionale, idoneo ad attrarre a se personalità del mondo accademico, dell'economia, della società civile e soprattutto dei giovani, attraverso una maggior razionalizzazione delle forze, della disponibilità dei mezzi e di capacità d'intervento.
Dopo la costituzione l'Archivio storico veniva inglobato nell'Istituto ed affidata a questo la gestione.
L'archivio storico nacque nel 1989 e venne istituito presso il Crel, il centro di ricerca della Uil. Successivamente, è stato trasferito nei locali della Confederazione per una più funzionale sistemazione, consentendo di assumere un assetto definito e raggiungendo una buona affermazione interna, decretata con il definitivo riconoscimento all'esterno.
Dopo la cessazione di attività del Crel, di fatto il compito di svolgere un certo tipo di attività venne affidata all'archivio. Ma solo dopo aver constatato l'impossibilità di far svolgere contemporaneamente l'attività archivistica e quella di centro studi che l'organizzazione ne decise un diverso assetto, attraverso la riorganizzazione e la creazione di uno strumento che, non solo sapesse ripercorrere la strada del vecchio centro di ricerche, ma fosse innovativo, sapesse occuparsi di una vasta gamma di interessi storico, culturali, ed anche di iniziative d'elaborazione e di conoscenza, di conservazione e trasmissione della memoria e delle idealità della Uil.
L'Istituto, forte di queste scelte di fondo, solido nei convincimenti ha cercato e cercherà, di incarnare le idealità che donne e uomini della Uil hanno sempre manifestato nella società e nel lavoro, difendendole e, soprattutto, diffondendole; poiché esiste il rischio di considerare come acquisito il presupposto che idealità, oramai condivise ed accettate, non possano tramontare o addirittura non siano più cancellabili dalla memoria collettiva. Purtroppo la storia ci insegna come tutto ciò non solo è inutile pensarlo, ma soprattutto pericoloso in quanto porta rapidamente alla scomparsa dei valori fondanti della nostra società e con essi della nostra organizzazione.
Smarrendo le idealità e perdendo i valori assoluti, che una nazione finisce per perdere anche l'identità politica. In questo contesto, vi è più che mai bisogno di un ruolo attivo del sindacato e degli strumenti di cui dispone. Vale a dire di quella organizzazione la cui storia si intreccia con la difesa dei valori della Costituzione, nata dalla Resistenza, con il costante perseguimento e crescita degli ideali di libertà e democrazia, con lo sviluppo economico e sociale, con la tutela degli interessi dei lavoratori ed il riscatto delle classi più povere. Una azione che è rivolta alla società, ma che è anche di tutela verso se stessi, onde evitare il rischio di finire se non cancellato - a causa di questo imperante revisionismo storico - comunque collocato fra gli strumenti in disuso.
Per questo l'Istituto di Studi Sindacali si è posto, con l'assunzione della relativa responsabilità, l'obiettivo di diventare punto di riferimento non soltanto all'interno dell'organizzazione, ma anche verso le nuove generazioni. Esistono oramai consistenti fasce di giovani e studenti che hanno perso il contatto con gli ideali che hanno formato e dato sostanza e coerenza e consistenza alla storia del nostro paese.
Un compito che, per assolverlo, richiede la indispensabile collaborazione di tutte le strutture, delle donne e degli uomini dell'organizzazione, in modo che l'Istituto divenga struttura e strumento di divulgazione della conoscenza della Uil, delle sue idealità, della sua proposta politica e sindacale e, soprattutto, interprete del significato della sua presenza nella società.

Archivi

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