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serie 2 Segreteria di Craxi a Roma (1994 - 1999)

unità di conservazione

Scatole 1-26

A partire dal 1993 Bettino Craxi, non più segretario del Psi, lascia anche i locali romani di via del Corso, sede del partito, e trasferisce il centro delle proprie attività in un appartamento in via Boezio, sempre a Roma; qui lo segue la sua segretaria romana, Serenella Carloni. In questo periodo Craxi vive tra Roma e la Tunisia, mentre a partire dal maggio 1994 si trasferisce definitivamente nella sua casa di Hammamet. Da questo momento inizia un rapporto quotidiano con l'ufficio di via Boezio, che svolge per Craxi la funzione di un ufficio di segreteria a distanza, ricevendo manoscritti da dattiloscrivere ed eseguendo, quando necessario, tutte le successive correzioni secondo le indicazioni provenienti da Hammamet via fax. E' l'ufficio di via Boezio che spesso fa da tramite, nei primi anni della permanenza di Craxi in Tunisia, con i giornalisti che chiedono di intervistare Craxi, ed è da qui che partono comunicati stampa e articoli scritti da Craxi ad Hammamet; a via Boezio transita una parte della corrispondenza e viene raccolta la documentazione richiesta di volta in volta da Craxi, che gli viene poi trasmessa per lo più via fax. E' ancora qui che prendono forma definitiva i memoriali e alcune delle denunce presentate da Craxi in questi anni. La segreteria di via Boezio viene perquisita dalle forze di polizia nel 1995 e alcuni documenti vengono sequestrati; alcuni di questi documenti sono stati recuperati durante il lavoro di ordinamento.
L'attività svolta in via Boezio, molto rilevante nei primi anni della permanenza di Craxi in Tunisia, inizia a diminuire e a perdere importanza nel momento in cui viene installato un computer ad Hammamet e molti testi, soprattutto gli articoli, vengono dattiloscritti direttamente in Tunisia. Nell'ottobre 1998 muore Serenella Carloni; forse è collegabile anche a questo evento lo scarsissimo numero di documenti per l'anno 1999.

Ordinamento e struttura

La serie, composta di 472 fascicoli in massima parte originali, rappresenta l'unica eccezione al criterio seguito nel corso dell'ordinamento e applicato a tutto il resto della documentazione: siamo in presenza di una serie di pratiche il cui legame è il luogo in cui vengono prodotte. Questa decisione discende da due ordini di motivi: in primo luogo, si tratta di fascicoli pervenuti in archivio nella loro configurazione originale, senza deleteri passaggi intermedi; in secondo luogo, la serie rappresenta una preziosa testimonianza della modalità con la quale Craxi organizza i suoi rapporti con l'esterno durante gli anni passati in Tunisia. In fase di ordinamento si è dunque deciso di non intervenire se non marginalmente, lasciando inalterato l'originario ordine cronologico.
La schedatura è stata eseguita a livello di fascicolo, rimandando per le schede dei singoli documenti agli originali provenienti da Hammamet e riordinati secondo il medesimo criterio logico seguito per il resto del fondo. Tra i documenti provenienti da Hammamet non sono stati trovati tutti gli originali dei manoscritti presenti in copia su carta termica nei fascicoli della «Segreteria di Craxi a Roma»; è questo un ulteriore elemento che aggiunge rilevanza a questa serie, che rappresenta per i primi anni trascorsi da Craxi in Tunisia una testimonianza pressoché completa della sua attività e che ha rappresentato per gli archivisti un prezioso supporto per riconoscere e datare i documenti del periodo tunisino, arrivati in ordine sparso, per lo più sotto forma di fogli sciolti e spesso senza indicazioni relative alla data.

Descrizione

472 fascicoli.

Antroponimi

Carloni, Serenella

Enti

Partito socialista italiano

Luoghi

Roma Tunisia Hammamet

Segnatura archivistica

Bettino Craxi, 3.2

Bettino Craxi

1959 - 2000

275 scatole.

L'ordinamento e la schedatura analitica (2004-2007) sono opera di un gruppo di archivisti della società Memoria srl: Sabrina Auricchio, Pierpaolo Caputo, Emanuela Fiorletta, Leonardo Musci (coordinatore), Lucia Petese, Noemi Procaccia, Roberta Rampa, Cristina Saggioro e Arianna Terzi. L'inventario analitico (2007-2008) è stato curato da Leonardo Musci, Cristina Saggioro ed Emanuela Fiorletta. E' stato pubblicato nel volume Inventario del'Archivio Craxi, pubblicato dalla Fondazione Bettino Craxi (2008).

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