Istanza 14 Craxi alla I sezione penale della Corte suprema di cassazione (15 marzo 1995)
Autore
Consistenza
29 pagine
Descrizione
Dattiloscritto in copia su carta termica con correzioni manoscritte (cc. 5); dattiloscritto in copia su carta termica della versione definitiva (cc. 5); dattiloscritto con firma autografa in copia dello stesso testo trasmesso alla Corte di Cassazione e agli avvocati (cc. 6+6+6).
Destinatario
Corte suprema di Cassazione. Sezione prima penale
Contenuto
Ripercorre la propria vicenda giudiziaria, sostenendo di essere stato scelto come simbolo del regime da distruggere e che a questo scopo sono state fabbricate prove false, ottenute con la violenza e la falsificazione, facendo così crollare lo Stato di diritto e mettendo in seria crisi la democrazia; fa riferimento in particolare al processo Enimont, che definisce il palcoscenico di una forza che agisce per affermare un potere, e giunge alla conclusione che se lo scontro è di potere la Cassazione non potrà fare nulla. Rinuncia dunque alla domanda di rimessione del processo ad altro giudice.
Note
Documento proveniente da Hammamet. Si conservano la copertina del fax relativa alla trasmissione del documento definitivo a Craxi da parte dello studio dell'avvocato Lo Giudice, con un'annotazione sulle modalità di trasmissione alla Corte (c. 1) e le copertine relative alla successiva trasmissione via fax alla Corte di cassazione e agli avvocati Lo Giudice e Guiso (cc. 3).
Antroponimi
Lo Giudice, Enzo Guiso, Giannino
Enti
allegati digitali
Segnatura archivistica
Bettino Craxi, 3.1.1.14
Bettino Craxi
1959 - 2000
275 scatole.
L'ordinamento e la schedatura analitica (2004-2007) sono opera di un gruppo di archivisti della società Memoria srl: Sabrina Auricchio, Pierpaolo Caputo, Emanuela Fiorletta, Leonardo Musci (coordinatore), Lucia Petese, Noemi Procaccia, Roberta Rampa, Cristina Saggioro e Arianna Terzi. L'inventario analitico (2007-2008) è stato curato da Leonardo Musci, Cristina Saggioro ed Emanuela Fiorletta. E' stato pubblicato nel volume Inventario del'Archivio Craxi, pubblicato dalla Fondazione Bettino Craxi (2008).