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serie 2 Presidenza del Consiglio dei ministri (1982 - 1987)

unità di conservazione

Scatole 10-56

Dopo le elezioni politiche del 26-27 giugno 1983, che registrano un considerevole calo di voti della Dc, la stabilità del Pci e un leggero avanzamento del Psi, Bettino Craxi riceve dal presidente della Repubblica Sandro Pertini l'incarico di formare il nuovo governo. Già nel luglio 1979 Craxi aveva ricevuto da Pertini l'incarico, ma aveva dovuto rinunciare per l'indisponibilità della Dc. Il primo governo Craxi, che vedrà la partecipazione di Psi, Psdi, Dc, Pri e Pli (pentapartito), ottiene la fiducia della Camera dei deputati il 12 agosto e quella del Senato il giorno successivo. La carica di vicepresidente viene affidata al democristiano Arnaldo Forlani. Durante il suo primo governo Craxi fu ministro ad interim del bilancio e della programmazione economica tra il 13 e il 30 luglio 1984 dopo le dimissioni di Pietro Longo e prima della nomina di Pier Luigi Romita.
Nel secondo semestre del 1985 all'Italia spetta la Presidenza di turno dell'Unione europea e Craxi, in qualità di presidente del Consiglio, è chiamato a presiedere il vertice dei capi di stato e di governo dell'Unione che si svolge a Milano nel mese di giugno.
Il 16 ottobre 1985 i ministri del Pri escono dal governo poiché in disaccordo sulla linea tenuta da Craxi nella "crisi di Sigonella", che aveva visto il presidente del Consiglio reagire con fermezza all'intenzione degli Usa di arrestare i dirottatori della nave Achille Lauro presso la base Nato di Sigonella, in provincia di Siracusa. Il 17 ottobre Craxi si dimette ma il 31 ottobre il presidente della Repubblica Cossiga respinge le dimissioni e rinvia il governo alle camere, che tra il 6 e l'8 novembre riconfermano la fiducia. Il 26 giugno 1986 il governo viene battuto nella votazione di un decreto sulla finanza locale su cui era stata posta la fiducia. Il giorno successivo Craxi presenta le dimissioni e Cossiga affida un incarico esplorativo prima a Fanfani, poi ad Andreotti, poi di nuovo a Craxi. Il secondo governo Craxi, una riedizione del pentapartito, ottiene la fiducia della Camera il 1° agosto 1986 e dura in carica fino al 7 aprile 1987 quando la Dc ritira i propri ministri.

Storia archivistica

La documentazione afferente all'attività di Craxi presidente del Consiglio dei ministri è confluita in questa serie nel momento del riordinamento. Una buona parte della documentazione pervenuta è composta da serie di fascicoli originali predisposti da Cornelio Brandini, suo segretario particolare, e Antonio Badini, suo consigliere diplomatico, come risulta dalle camicie originali intestate ai relativi uffici. Queste serie sono state integrate con fascicoli e documenti di cui è stata ricostruita, per caratteri estrinseci e intrinseci, la medesima provenienza.
Non risulta che questi fascicoli siano mai stati trasferiti ad Hammamet, se non in minima parte; questo contribuisce a spiegare il buono stato di conservazione in cui sono giunti in archivio.

Ordinamento e struttura

Nell'organizzazione dei documenti si è privilegiato un criterio logico, a partire dalle sfere di attività delle quali si conserva testimonianza documentale. Questa impostazione ha portato a smembrare una serie di 81 fascicoli della Segreteria particolare del presidente del Consiglio dei ministri in cui era conservata secondo un criterio meramente cronologico documentazione molto diversa, in massima parte corrispondenza
I documenti riguardanti l'attività di Craxi come segretario del Psi, carica che mantiene negli anni della Presidenza del Consiglio, sono stati inseriti nella sezione «Attività di partito» anche se provenienti dagli uffici della Presidenza del Consiglio.
I documenti sono stati suddivisi in 6 sottoserie. La prima, «Discorsi», raccoglie tutti i discorsi pronunciati da Craxi in questo periodo dei quali si conserva testimonianza documentale, ad eccezione di quattro interventi pronunciati in occasioni legate all'attività di segretario del Psi, confluiti nella serie omologa della sezione «Attività di partito». Le sottoserie «Definizione e attuazione del programma di governo» e «Relazioni internazionali» sono costituite da fascicoli in gran parte originali contenenti materiale informativo preparato dai vari uffici della Presidenza del Consiglio dei ministri. La sottoserie «Miscellanee mensili» è riconducibile all'attività del segretario particolare di Craxi, Cornelio Brandini, che raccoglieva in fascicoli mensili i manoscritti del presidente del Consiglio e materiali relativi a suoi viaggi e impegni. La sottoserie «Corrispondenza» conserva tutto il carteggio di questo periodo suddiviso secondo un criterio logico teso ad evidenziare le varie tipologie di corrispondenti. Infine in «Rapporti con i mezzi di comunicazione. Attività dell'ufficio stampa» sono confluite le interviste rilasciate da Craxi e i comunicati stampa di questi anni, oltre alle segnalazioni provenienti dall'ufficio stampa, del quale fu responsabile Antonio Ghirelli.

Descrizione

265 fascicoli, 252 documenti.

Antroponimi

Pertini, Sandro Forlani, Arnaldo Brandini, Cornelio Badini, Antonio Ghirelli, Antonio Longo, Pietro Romita, Pier Luigi

Enti

Democrazia cristiana Partito comunista italiano Partito socialista italiano Partito socialista democratico italiano Partito repubblicano italiano Partito liberale italiano Camera dei deputati Senato della Repubblica Presidenza del Consiglio dei ministri

Luoghi

Hammamet

Segnatura archivistica

Bettino Craxi, 2.2

Bettino Craxi

1959 - 2000

275 scatole.

L'ordinamento e la schedatura analitica (2004-2007) sono opera di un gruppo di archivisti della società Memoria srl: Sabrina Auricchio, Pierpaolo Caputo, Emanuela Fiorletta, Leonardo Musci (coordinatore), Lucia Petese, Noemi Procaccia, Roberta Rampa, Cristina Saggioro e Arianna Terzi. L'inventario analitico (2007-2008) è stato curato da Leonardo Musci, Cristina Saggioro ed Emanuela Fiorletta. E' stato pubblicato nel volume Inventario del'Archivio Craxi, pubblicato dalla Fondazione Bettino Craxi (2008).

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