Venerio Cattani1955 - 2009
Nato a Reggio Emilia il 4 settembre del 1927, in una famiglia di tradizioni socialiste, Venerio Cattani partecipò giovanissimo alla Resistenza. Subito dopo la guerra, si laureò in Filosofia e si impegnò per la rifondazione del Psi, diventando segretario nazionale del Movimento giovanile socialista. Collaborò per anni con Rodolfo Morandi, deputato all'Assemblea costituente e Ministro dell'Industria. Assunse nel Partito socialista la carica di segretario nazionale dei giovani socialisti e poi nel 1948 si segretario provinciale della Federazione di Ravenna.
Dopo la sconfitta elettorale del Fronte popolare del 1948, al Congresso di Genova del 1948 si schierò con Pietro Nenni e con la sinistra, e divenne segretario della Federazione di Ferrara.
Nel 1950 entrò a far parte anche del Comitato centrale del Psi e poi nel 1958 divenne membro della Direzione, si distinse come sostenitore dell'autonomismo e dell'unificazione con il partito di Giuseppe Saragat.
Durante la sua attività politica è stato, dal 1952 al 1960, consigliere comunale di Ferrara. Fu eletto per la prima volta alla Camera nel 1958 nella circoscrizione di Bologna -Ferrara-Ravenna- Forlì. Nella stessa circoscrizione viene rieletto nel 1963 e nel 1968, e poi fino al 1972.
Ricoprì importanti incarichi nei governi di Centro-sinistra: negli anni '63-'66, viene nominato sottosegretario di Stato all'agricoltura e foreste nel I e II governo Moro. E successivamente sottosegretario nei Ministeri del tesoro e del commercio estero nel governo Rumor, fino al 1972.
È stato anche rappresentante all'Onu nella delegazione del governo italiano all'inizio degli anni settanta. Passato al Consiglio di Stato nel 1972 è stato presidente emerito, ricoprendo tale ruolo fino al 1997.
La scomparsa di Stalin, il rapporto Krusciov e la rivoluzione ungherese avevano avviato un profondo cambiamento nel suo pensiero e nell'attività politica. La sua rivista «Competizione Democratica», fondata nel 1955 a Ferrara, diventò presto un punto di riferimento a livello nazionale del riformismo e dell'autonomismo in polemica con il Pci.
Nel 1981 Cattani passò al Psdi, ed entrò a far parte della segreteria del partito, capolista, e a lungo condirettore e poi direttore del giornale «L'Umanità», organo del Psdi. Per affermare la cultura politica e storica socialdemocratica, fondò nel 1980 i «Circoli Silone», in ricordo del famoso scrittore e uomo politico. Ha collaborato per molti anni, come editorialista, a «Il Giorno», «Mondoperaio» e «Avanti!», su quest'ultimo giornale scrive fino agli ultimi giorni di vita occupandosi delle questioni di attualità più delicate: come il caso Eluana Englaro, la questione del testamento biologico, i problemi degli immigrati, e il pericolo del terrorismo islamico. Uomo di vasta cultura ha pubblicato numerose opere di politica, storia e di narrativa tra le quali Rappresaglia, che riapre la controversa vicenda della brutale uccisione di Torquato Nanni e Leandro Arpinati, giustiziati subito dopo la guerra nel triangolo rosso, il romanzo storico su l'avventuriero, gentiluomo e truffatore tedesco Teodoro, re di Corsica, e il Signore del Lago, che racconta la storia di Ascanio Della Corgna, ingegnere e capitano di ventura, poi signore di Castiglione del Lago.
E' morto a Roma il 22 maggio 2009.
Venerio Cattani
1955 - 2009 con documenti precedenti
12 buste (nel complesso circa 13.000 carte)