senato.it | archivio storico

subfondo 5 Presidenza Giacomo Doria (1891 - 1900)

Giacomo Doria fu nominato Presidente della Società Geografica Italiana (d'ora in poi SGI) il 25 gennaio 1891. Le questioni affrontate da Doria durante la sua presidenza riguardarono sia la struttura interna della Società stessa, sia le esplorazioni geografiche. Per quel che riguardava le questioni interne egli mise mano ai regolamenti sociali, rinnovò lo Statuto in diverse parti, e, nel 1894, sancì il Nuovo Regolamento interno, poi modificato nel 1896.
Durante la sua presidenza ci furono, oltre alle dieci adunanze generali ordinarie, ben quattro straordinarie, a testimonianza di una forte attenzione ai problemi amministrativi della Società. Furono nominati vari membri d'onore e soci corrispondenti e furono conferite 9 medaglie d'oro. Continuò l'uso, iniziato negli anni precedenti, di invio di pubblicazioni (vedi l'opera di A. Cecchi "Da Zeila alle frontiere del Caffa") a biblioteche e scuole italiane e straniere, come documentato dall'archivio amministrativo. Durante la Presidenza di Doria ebbe il via la stagione dei Congressi Geografici Nazionali. Il Primo Congresso Geografico Italiano fu organizzato dalla SGI nel 1892, in concomitanza con i festeggiamenti per i quattrocento anni della scoperta dell'America. In occasione di tale evento la SGI partecipò, a Genova, con un Congresso, una Mostra geografica e pubblicazioni. La riuscita del Congresso fece si che fosse il primo di una lunga serie: il secondo fu tenuto a Roma nel 1895.
Doria si occupò anche della ricerca di una nuova sede per la SGI, una sede che fosse più spaziosa ed accogliente di quella precedente. Diverse lettere e preventivi sono presenti nell'archivio amministrativo a testimonianza dei contatti attraverso i quali il Collegio Romano divenne la nuova sede della Società.
Grandissimo interesse Doria manifestò per le esplorazioni geografiche. La spinta ad intraprendere la spedizione alla scoperta del corso del Giuba derivò da eventi politici contingenti, nonostante se ne parlasse nella Società già da diversi anni. Nel 1892, dopo poche settimane dalla nomina di Doria a Presidente, era stata firmata una convenzione tra l'Italia e l'Inghilterra relativa alle "sfere d'influenza" inglese e italiana in Somalia, decretata nell'intero corso del fiume Giuba. Ma del corso del fiume se ne conosceva solo una minima parte, quella inferiore, mentre il resto era sconosciuto. Doria fece propria l'esigenza di conoscere il corso del Giuba, ed affidò l'incarico ad un giovane ufficiale d'artiglieria, Vittorio Bottego, che si era già distinto nella spedizione nel paese dei Danakili. Insieme alla spedizione della Società Geografica partiva anche quella organizzata dalla Società d'Esplorazione Africana di Milano che inviava il Capitano Ugo Ferrandi a risalire la vallata del Giuba dalla costa del Benadir verso l'interno. A Bottego, invece, sarebbe spettato il compito di raggiungere l'alto corso del Giuba partendo dal Golfo di Aden. Ottenuti i finanziamenti dal Re Umberto e dal Governo le spedizioni furono organizzate: i due esploratori partirono da Genova nel luglio del 1892 diretti verso la Somalia. Le imprese ebbero enorme successo. Tornato in patria, Vittorio Bottego, il 17 marzo 1894 narrava, nell'Aula Magna del Collegio Romano, davanti ai soci e alla Regina Margherita, la sua impresa: dalla conferenza nasce l'opera di Bottego "Il Giuba esplorato". Nonostante i successi ottenuti un duro colpo veniva assestato alle finanze della Società Geografica nel 1894: il Governo riduceva di circa un quarto la sovvenzione annua.
Nonostante ciò nel 1895 ci si rese conto dell'importanza di fondare una stazione commerciale italiana sul Giuba medio, a Lugh. Doria accettò l'impresa, ma volle unire alla questione commerciale anche una propriamente geografica. Gli uomini ai quali affidare l'impresa erano Vittorio Bottego come capo generale, Ugo Ferrandi come capo della stazione di Lugh, Carlo Citerni, Vannutelli e Maurizio Sacchi come coadiuvatori scientifici. Ancora una volta furono accordati finanziamenti da parte del Governo, e l'esplorazione ebbe inizio. L'impresa fu da subito segnata da eventi contrari: di Bottego non si avevano più notizie da circa un anno quando, il 29 aprile 1897, fu certa la notizia della sua uccisione e della prigionia di Vannutelli e Citerni, liberati circa 2 mesi dopo. Nel frattempo altre notizie allarmanti giungevano dalla costa del Benadir dove il capitano Cecchi e tredici italiani erano stati assasinati. La fine drammatica della seconda spedizione Bottego pose la SGI in stato d'accusa per aver mandato allo sbando i suoi studiosi e per aver appoggiato l'idea di Crispi di assoggettare l'Etiopia.
Doria si dimise, ma, il Consiglio, non accettando le sue dimissioni, lo rielesse all'unanimità nella adunanza successiva.
Prima ancora di avere notizie certe sulla fine tragica della spedizione di Bottego, Doria aveva dichiarato che occorreva per un pò interrompere le grandi esplorazioni e dedicarsi maggiormente al territorio italiano: furono sostenuti gli studi naturalistici locali di Luigi Marson, di Olinto Marinelli, del De Magistris. Furono dati modesti contributi, in denaro o in strumenti, per le ricerche geografiche al di fuori del territorio nazionale: a Leonardo Fea per studi nell'arcipelago del Capo Verde, a Guido Boggiani per studi nel Chaco, a Luigi Balzan per ricerche nel Paraguay, a Bricchetti-Robecchi e Eugenio Ruspoli per la Somalia. Un progetto iniziato durante la Presidenza di Francesco Nobili-Vitelleschi e giunto quasi a metà del cammino, quello relativo alla pubblicazione di un "Atlante di Geografia moderna", non ebbe seguito, per difficoltà derivanti sia dalla stesura della singole carte geografiche, sia dalla ditta editrice che si era convinta che l'opera avrebbe portato a ingenti perdite economiche. Così si arenò il progetto.
Durante la Presidenza Doria ebbe inizio il progetto per la preparazione di un Catalogo metodico della Biblioteca sociale. Nei primi mesi del 1900, dopo aver dato alle stampe le pubblicazioni relative alla spedizione Bottego, Doria decise di ritirarsi e ripresentò le dimissioni: questa volta, nonostante l'opposizione dei soci, si dimise definitivamente.
Per le notizie biografiche su Giacomo Doria vedi la Scheda Biografica.

La documentazione va dal 1891 al 1900. Il materiale documentario che costituisce il fondo è formato da una variegata tipologia documentale: lettere, minute, relazioni, cartoline postali, opuscoli a stampa, telegrammi, partecipazioni di morte, moduli di adesione, biglietti postali, vaglia, ritagli di giornale, fotografie e carte geografiche. Le lettere, che testimoniano la corrispondenza tra la Società e Ministeri, Associazioni, Enti, privati, soci, sono indirizzate sia al Presidente che al Segretario Generale. In generale si può suddividere la documentazione a seconda dei corrispondenti. Partendo da tale presupposto abbiamo carte relative a: rapporti con i soci; rapporti con i Ministeri; rapporti con altri Enti e Società geografiche e culturali. Molta documentazione è costituita dal carteggio tra la Società Geografica e gli studiosi da essa finanziati per ricerche geografiche in varie parti del mondo. Tale corrispondenza concerne, per la maggior parte dei casi, le richieste di finanziamenti da parte degli esploratori al fine di proseguire i loro studi, e, anche, l'invio di relazioni da parte di questi ultimi a testimonianza delle ricerche e scoperte da loro effettuate. I rapporti con i Ministeri riguardano sia la concessione di contributi statali accordati alla Società Geografica, in particolare da parte del Ministero della Pubblica Istruzione e dal Ministero degli Affari Esteri, sia gli scambi reciproci di informazioni relative alle diverse spedizioni. Frequenti gli scambi culturali con Società Geografiche straniere, testimoniati da inviti a cerimonie, congressi, manifestazioni, in lingua francese, inglese, tedesca. Abbondante la documentazione relativa all'invio, da parte della Società Geografica, di pubblicazioni alle biblioteche di società culturali italiane e straniere, a quelle di Ministeri, Enti e scuole.

Storia archivistica

L'archivio amministrativo è costituito da quattordici presidenze di cui la presidenza Doria costituisce il quinto subfondo. Ad un' approfondita indagine della documentazione si è rilevato che vi erano dei cambiamenti nelle modalità di archiviazione delle diverse presidenze (come ad esempio timbrature diverse delle carte, numerazioni che sembrano riferirsi ad un protocollo non presente in archivio). La documentazione rispecchia, inoltre, il modo di agire di ogni presidente che ha privilegiato alcuni aspetti dando delle priorità in seno ai fini che la società geografica si prefissava. Dalla presidenza Doria emergono soprattutto carte relative all'organizzazione delle grandi esporazioni del Giuba, i contatti con gli esploratori e con il Governo per ottenere finanziamenti. Il subfondo nella sua organizzazione ha più le caratteristiche di un archivio privato anzichè di un ente.

Ordinamento e struttura

Il materiale documentario, prima dell'ordinamento e dell'inventariazione virtuale per fascicoli e sottofascicoli, si presentava raggruppato in fascicoli con titolo non originale contenenti documentazione ordinata secondo il sistema cronologico e con ogni carta timbrata da 1 ad un valore diverso a seconda della quantità delle carte. La timbratura, apposta durante la prima ricognizione delle carte per evitare la dispersione di queste e poterle dare in consultazione, ci ha posto il problema di un virtuale riordinamento della documentazione lasciando l'ordine di timbratura invariato. I fascicoli sono formati in maniera non univoca, alcuni seguono un ordine di tipo cronologico, altri un ordine alfabetico ed altri ancora sono organizzati per oggetto o per soggetto. L'intervento effettuato sul fondo ha portato al riordinamento del medesimo, effettuato attraverso varie fasi. Per prima cosa il Fondo Archivio Amministrativo è stato suddiviso in Subfondi corrispondenti alle varie Presidenze; ogni Subfondo è costituito da un numero variabile di buste ed ogni busta da un numero variabile di fascicoli. E' stata conservata la numerazione originale delle buste così come il titolo dei fascicoli. La numerazione dei fascicoli ricomincia per ogni Presidenza e, all'interno di ogni fascicolo, sono stati creati dei sottofascicoli. Nei fascicoli relativi a categorie originali sono stati compilati anche i campi antroponimi, toponimi ed enti. Per i campi antroponimi ed enti delle serie "corrispondenza" data l'entità numericamente rilevante dei mittenti per ogni fascicolo, si rimanda direttamente ai singoli sottofascicoli nominativi. I sottofascicoli sono articolati in ordine alfabetico e, nella parte finale, sono stati inseriti i cosiddetti documenti non identificati, ossia quelli per i quali è stato impossibile individuare il mittente: questi ultimi seguono un ordine di tipo cronologico. Le informazioni descritte nella scheda sottofascicolo riportano: il titolo (persona fisica o ente), le date estereme, la descrizione della tipologia documentaria, il numero della carte (corrispondente al timbro apposto). Il campo Ente comprende anche, oltre agli Enti veri e propri, anche Ministeri, società, ditte, biblioteche, musei, Università, ecc. La struttura dell'archivio della Società Geografica cambia profondamente durante la Presidenza Doria. Infatti, mentre fino alla Presidenza Nobili Vitelleschi la documentazione non era articolata in categorie, dal 1893 cominciano ad apparire, sulle carte, i primi segni di cambiamenti: dapprime appare una scritta in cui si parla di cartellini numerati, poi c'è un timbro, lasciato vuoto, che prevede le categorie, per arrivare, alla fine, al timbro compilato nella parte delle categorie e delle serie.
Le carte dell'archivio, durante la Presidenza Doria, erano classificate nelle seguenti Categorie: I, II, III, IV, V, VI, VII, VIII, IX, XI, XII, XIII, suddivise in Serie A, B, C, D, E, F, G, H e Serie Unica.

Bibliografia

Dalla Vedova Giuseppe, La Società Geografica Italiana. L'opera sua nel secolo XIX, Roma, Società Geografica Italiana, 1904;
De Agostini Enrico, La Reale Società Geografica Italiana e la sua opera dalla fondazione ad oggi (1867-1936), Roma, R. Società Geografica Italiana, 1937.

Strumenti archivistici

Oltre alla schedatura informatizzata si segnala la presenza di un Inventario sommario.

Consultabilità

La documentazione va richiesta presso la Biblioteca della Società Geografica Italiana. Non è consentita la riproduzione in fotocopia dei documenti.

Fonti collegate

Società Geografica Italiana, Archivio Storico; Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Archivio Centrale dello Stato, Fondo Ministero della Pubblica Istruzione, Direzione Generale Accademie e Biblioteche, vedi fascicoli relativi alla Società Geografica Italiana; Ministero degli Affari Esteri, Archivio Storico Diplomatico, Fondo "Attività politica"

Descrizione

fascc. 73

Antroponimi

Doria, Giacomo Cecchi, A. Bottego, Vittorio Ferrandi, Ugo Umberto, I Regina, Margherita Citerni, Carlo Vannutelli, Lamberto Sacchi, Maurizio Crispi, Francesco Marson, Luigi Marinelli, Olinto Boggiani, Guido Balzan, Luigi Bricchetti Robecchi, Luigi Ruspoli, Eugenio Nobili Vitelleschi, Francesco

Enti

Ministero della pubblica istruzione Ministero degli affari esteri Società d'Esplorazione Africana, Milano

Luoghi

Giuba, fiume Golfo di Aden Somalia Benadir Etiopia Capo Verde Chaco Paraguay Genova

Segnatura archivistica

Società geografica italiana. Fondo amministrativo, 1.5

Società geografica italiana. Fondo amministrativo

1867 - 1921

Inventario sommario a cura di Simonetta Cervelli e Miriana Di Angelo Antonio, con il coordinamento archivistico di Michele Franceschini e scientifico di Claudio Cerreti, 1992. Immissione dati in GEA eseguita da Sandra Dolci e Gabriella Restaino. Dal 2005 è in corso la normalizzazione con la collaborazione di Aurora Di Stasio.

ricerca libera