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Fondazione Istituto per la Storia dell'Età Contemporanea - ISEC (1973)

Sede e recapiti

Largo Lamarmora, 17 - 20099 Sesto San Giovanni
telefono: 0222476745 - fax: 022423266; e-mail: info@fondazioneisec.it; archivio@fondazioneisec.it; web: www.fondazioneisec.it
Presidente: on. Gianni Cervetti

Storia

L'Isec nasce nel 1973 come Istituto milanese per la storia della resistenza e del movimento operaio (Isrmo) per iniziativa di protagonisti della Resistenza e di studiosi di storia contemporanea dell'area milanese, con l'obiettivo di raccogliere e conservare fondi archivistici e librari per la storia politica, sociale, economica del Novecento.
Dagli anni Novanta la Fondazione ha lavorato al recupero e alla valorizzazione della documentazione di grandi imprese, protagoniste dello sviluppo industriale dell'Italia (Bastogi, Breda, Ercole Marelli, Italtel).
L'archivio della Fondazione Isec è stato dichiarato di "notevole interesse storico" dalla Sovrintendenza archivistica della Lombardia nel 1983; nel 2008, in virtù della sua attività complessiva, la Fondazione ha firmato col Ministero per i beni e le attività culturali una convenzione di collaborazione per la salvaguardia e valorizzazione degli archivi.
Oltre all'archivio la Fondazione dispone di una biblioteca di oltre 80.000 volumi e di un'emeroteca che raccoglie 3.500 testate italiane e straniere, con un nucleo significativo di stampa antifascista e clandestina degli anni 1926-1945.
La Fondazione Isec promuove e pubblica nelle sue collane "Ripensare il Novecento" (fonti e strumenti) e "Promemoria", per i tipi di Guerini & Associati, ricerche storiche di giovani studiosi; organizza seminari e convegni, collabora con le scuole per la realizzazione di percorsi didattici, ha in essere convenzioni con le maggiori università milanesi.

Archivi conservati

L'archivio, dichiarato di notevole interesse storico dalla Sovrintendenza archivistica regionale della Lombardia nel 1983, conserva documentazione che illustra aspetti della vita sociale, politica, economica e culturale italiana, dal Cinquecento ai giorni nostri; dalle prime forme di industrializzazione al sorgere delle grandi imprese, dalle lotte della Resistenza all'attività di movimenti e partiti politici e organizzazioni sindacali.
L'archivio è suddiviso in tre sezioni:
- "Fondi antichi": conserva archivi di antiche famiglie lombarde: la documentazione testimonia le vicende della proprietà fondiaria milanese e lombarda a partire dal Cinquecento, in particolare per quanto riguarda le questioni ereditarie, i passaggi di proprietà, le colture e le prime forme di attività manifatturiera;
- "Resistenza, movimento operaio e democratico": conserva documentazione relativa alla Resistenza (in particolare nel Milanese), al movimento operaio, a partiti, organizzazioni, associazioni e movimenti democratici, a personalità del mondo politico e culturale milanese;
- "Imprese e fabbriche": conserva da un lato la documentazione degli organismi dei lavoratori di alcune tra le più importanti imprese del Milanese: commissioni interne, consigli di fabbrica, consigli di gestione, Cln aziendali, sezioni aziendali dei partiti politici e dei sindacati; dall'altro gli archivi di grandi imprese milanesi e nazionali, che hanno avuto un ruolo di primo piano nello sviluppo industriale dell'Italia.
Tra i più significativi:
- Archivio storico Breda (1899-1985), costituito da documentazione cartacea (600 ml), 45.000 immagini fotografiche, 10.000 disegni tecnici di prodotti e impianti, 1.000 bozzetti pubblicitari;
- Archivio storico Ercole Marelli (1896-1980; 849 faldoni, 35.000 stampe fotografiche);
- Archivio storico della Società italiana per le strade ferrate meridionali (Bastogi) (1862-1984, 150 ml).

Archivi

Giuseppe Alberganti 1944 - 1980

Giuseppe Alberganti

1944 - 1980 con altre carte s.d.

Fascicoli 38; condizionati in buste 6.

Inventario a cura di Grazia Marcialis.

ricerca libera