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Raccolta fotografica sull'attività di Bettino Craxi1948 - [2000]

Il fondo conserva fotografie provenienti in parte dalle abitazioni della famiglia Craxi a Milano, Roma e Hammamet, in parte da sedi del Psi, in parte da amici e simpatizzanti. La maggior parte delle foto sono state donate a Craxi dagli autori degli scatti, da istituzioni o enti che avevano provveduto a fotografare l'evento a cui Craxi partecipava, offrendogli in seguito il relativo album ricordo, o da agenzie di stampa nazionali come l'Ansa che puntualmente inviava ai partiti gli scatti realizzati per documentare la vita politica del Paese. Una piccolissima parte invece è stata donata a Craxi o alla sua famiglia o alla Fondazione Craxi da amici o simpatizzanti, in tempi molto più recenti. Il fondo ha carattere di raccolta poiché si incrementa a cura della Fondazione tramite l'acquisizione da privati di fotografie inerenti le sue finalità statutarie.
Il nucleo documentario più consistente è costituito dalle foto degli studi fotografici di Milano e di Roma, incaricati dal Partito socialista italiano di seguire l'attività del partito e in particolare del suo segretario. I due studi fotografici che svolsero principalmente questo ruolo sono quelli di Leonardo Cèndamo e di Umberto Cicconi. Quest'ultimo, agli inizi degli anni Ottanta, diventa il fotografo ufficiale di Bettino Craxi, lo accompagna nei suoi viaggi e incontri ufficiali durante tutto il periodo della Presidenza del Consiglio dei ministri, e lo segue anche durante la sua permanenza ad Hammamet. Per questo motivo, oltre ad essere riconducibili a Cicconi la maggior parte delle foto del fondo, sono probabilmente sue anche molte delle foto il cui autore è rimasto non identificato per mancanza di elementi di attribuzione.
Un altro consistente gruppo di fotografie proviene da Nicola Mansi, autista e persona molto vicina a Craxi, presente in molti degli eventi ufficiali a cui Craxi partecipa. Probabilmente Nicola Mansi (purtroppo deceduto poco prima che iniziasse il lavoro di schedatura) è l'autore di molte delle foto presenti nel fondo, sebbene non attribuibili a lui con certezza, nonché di molte delle foto scattate ad Hammamet. In ogni caso, annotazioni di mano di Mansi sono presenti sul retro di molte foto poiché Mansi ha partecipato, con la collaborazione di Emanuela Ceres, a una prima ricognizione del fondo fotografico quando questo è stato acquisito dalla Fondazione Craxi nel 2002.
Il fondo è stato dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio con atto del 24 marzo 2005.

Raccolta fotografica sull'attività di Bettino Craxi

1948 - [2000]

10.436 tra positivi e provini di stampa.

Inventario analitico a cura di Emanuela Fiorletta, Lucia Petese e Angelina Procaccia (Memoria srl), 2008-2009.

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