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Fondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco (30 luglio 1973)

Sede e recapiti

Via della Dogana vecchia, 5 - 00186 Roma
Tel.: 066879953, fax: 0668307516e-mail: basso@fondazionebasso.it; url: www.fondazionebasso.it

Storia

La Fondazione Lelio e Lisli Basso nasce a Roma nel 1973 dalla fusione di due elementi: la biblioteca personale che Lelio Basso aveva costruito negli anni, riuscendo a conservarne e ad ampliarne la consistenza anche durante il fascismo e la guerra; l'Istituto per lo studio della società contemporanea (Issoco), un centro di studio progettato a metà degli anni Sessanta con l'idea di stimolare e arricchire il quadro culturale di una sinistra incalzata dai problemi delle società definite all'epoca "industriali avanzate". Viene eretta in ente morale nel 1974 (DPR n. 503, 18 giugno 1974); la sede è in un antico edificio nel centro storico di Roma, a ridosso della chiesa di S. Eustachio, acquistato nel 1965 in condizioni fatiscenti e donato da Basso alla Fondazione dopo lunghi e complessi lavori di restauro.
L'attività della Fondazione poggia ancora oggi, pur svolgendosi in un modo radicalmente rinnovato, sulle basi originarie: biblioteca, archivio storico, istituto di ricerca. La biblioteca a copertura internazionale di ambito storico-sociale e giuridico-istituzionale (di 90.000 volumi e 5.000 testate di periodici, oggi informatizzata e aperta regolarmente al pubblico) conserva testi preziosi (sull'evoluzione del concetto di democrazia, sulla storia dei movimenti di massa) a partire dal '500, e poi dalla Rivoluzione francese, fino ai nostri giorni. L'archivio storico (in via di informatizzazione e regolarmente consultabile) partecipa al progetto Archivi del Novecento di cui, in quanto membro del Consorzio Baicr, è stato promotore. Il patrimonio archivistico della Fondazione raccoglie, oltre l'archivio di Lelio Basso, fondi relativi all'area dei cristiano sociali, al movimento anarchico, ai movimenti di sinistra degli anni '60 e '70, ai diritti dei popoli; a questi si aggiungono fondi editoriali, relativi a pubblicazioni periodiche e collane curate da Basso, a riviste di studi socialisti. La Fondazione conserva inoltre alcuni fondi stranieri, tra cui vanno segnalati i manoscritti del periodo della Rivoluzione francese, la sezione relativa alla prima e alla seconda Internazionale, la corrispondenza Gorkij-Bogdanov (1908-1914) e il fondo Gotz.
L'istituto di ricerca unisce studiosi di varie discipline nello sforzo di comprendere la natura e le radici della società contemporanea.

Archivi conservati

L'Archivio della Fondazione conserva fonti documentarie sulla storia politica, sociale e culturale dell'Italia del Novecento (oltre ad alcuni fondi stranieri a partire dal XVIII secolo).
I fondi - dichiarati di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio - attualmente disponibili alla consultazione sono:
per l'attività e all'ambito di interesse politico-culturale di Lelio Basso:
- fondo Lelio Basso
- fondo Istituto per lo studio della società contemporanea (Issoco)
- fondo Tribunale Russell
per l'area del socialismo e anarchismo del primo Novecento:
- fondo Domenico Fioritto
- fondo Bruno Misefari
- fondo Anarchici
per l'area dei cristiano sociali:
- fondo Gerardo Bruni
- fondo Ada Alessandrini
- fondo Marco Palmerini
- fondo Giuseppe Loi
per l'area dei movimenti degli anni Sessanta-Settanta:
- fondo Mariuccia Salvati
- fondo Francesco Saponaro
- fondo Marcello Cini
per la storiografia marxista
- fondo «Rivista storica del socialismo»
per l'area internazionale e dei diritti dei popoli:
- fondo Tribunale permanente dei popoli (parzialmente consultabile)
- fondo Sezione internazionale (diritti dei popoli) (parzialmente consultabile)
- fondo Wael Zuaiter

Archivi

Lelio Basso 1934 - 1978

Gerardo Bruni 1915 - 1976

Lelio Basso

1934 - 1978 con docc. 1924-1925

fascc. 686

Nel corso del 2000-2001 l'inventario di Elvira Gerardi è stato informatizzato con il software Gea.

ricerca libera