Umberto Zanotti-Bianco1889 - 1963
Nato da Gustavo, diplomatico piemontese, ed Enrichetta Tulin di origine inglese. Studiò nel Collegio dei Barnabiti di Moncalieri dove entrò in contatto con padre Giovanni Semeria protagonista del fermento modernista di quegli anni, conobbe Antonio Fogazzaro nel 1908. Diresse con lo pseudonimo di Giorgio d'Acandia la rivista La voce dei popolii. Nei primi giorni del 1909 arrivò a Messina per l'opera di soccorso dopo il terremoto del 28 dicembre 1908. Vi incontrò Gaetano Salvemini, Massimo Gorki, Tommaso Gallarati Scotti, Giovanni Cena e Giuseppina Le Maire. In quell'anno condusse con Giovanni Malvezzi una inchiesta sulle condizioni di vita in Aspromonte. Tra i fondatori dell'Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia nel 1910, fu uno dei suoi agenti più attivi fino a diventarne presidente nel 1951. Si occupò di tutti i settori in cui l'ANIMI si trovò ad operare, dalla scuola allo sviluppo delle piccole industrie alla prevenzione e assistenza sanitaria, alla conservazione dei beni ambientali e culturali. Fondò nel 1920, con Paolo Orsi, la Società Magna Grecia, condusse scavi archeologici importanti quali ad esempio Sant'Angelo Muxaro con Orsi stesso, Sibari, con G. Foti, l'Heraion del Sele insieme con Paola Zancani Montuoro. Fece parte del Comitato italiano di soccorso ai bambini russi fondato da Mariettina Pignatelli nel 1922 in occasione di una terribile carestia, e organizzò gli aiuti inviati sul Volga. Sorvegliato e limitato nelle sue attività durante il fascismo e arrestato nel 1941. Fu tra i fondatori di "Italia nostra" e della Croce rossa italiana, di cui fu presidente dal 1944 al 1949. Nel 1952 fu nominato senatore a vita della Repubblica italiana dal presidente Einaudi. Svolse una notevole attività parlamentare volta soprattutto alla difesa e alla valorizzazione del patrimonio artistico e ambientale e ai problemi della scuola, suo il progetto della legge sull'edilizia scolastica del 1952. Morì a Roma nel 1963.
Il fondo arrivò all'ANIMI dopo la morte di Umberto Zanotti-Bianco nel 1963 e fu riordinato nel 1981.
Una parte delle carte di Zanotti-Bianco era a Reggio Calabria presso la sede dell'Ufficio ANIMI. Il 2 maggio 1974 l'ingegner Angelo Villa, in rappresentanza dell'ANIMI consegnò alla Biblioteca Comunale di Reggio Calabria i volumi conservati nella biblioteca della sede reggina della Associazione. Insieme ai volumi consegnò anche il materiale archivistico rimasto a Reggio Calabria, le cosiddette "Carte Zanotti"; la maggior parte dell'archivio custodito a Reggio era stata, infatti, trasferita a Roma a Palazzo Taverna dallo stesso Zanotti-Bianco, quando egli si accinse a redigere il volume sul cinquantennio di attività dell'Associazione pubblicato nel 1960.
Il materiale trasferito, costituito prevalentemente da corrispondenza, è stato ordinato nel 1981 insieme al resto delle sue carte private.
Al fine di riunire la documentazione lasciata alla Biblioteca Comunale di Reggio Calabria a quella ordinata e custodita nella sua sede di Roma, l'Associazione nazionale per il Mezzogiorno d'Italia ha chiesto ed ottenuto nel 1994, di poter avere almeno le fotocopie dei documenti.
Nel lavoro di ordinamento di quest'ultimo materiale si è cercato di mantenere ove possibile i criteri seguiti nell'ordinamento del 1981.
Il materiale fotografico dell'archivio U. Zanotti-Bianco è stato ordinato nel 1995.
Umberto Zanotti-Bianco
1889 - 1963 Con documentazione dal 1878
1011 unità archivistiche (190 scatole)