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VALMARANA Giuseppe

25 luglio 1817 - 07 febbraio 1893 Nominato il 26 gennaio 1889 per la categoria 16 - I membri dei Consigli di divisione dopo tre elezioni alla loro presidenza provenienza Veneto

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Domenico Farini, Presidente

Il conte Giuseppe Valmarana moriva a Venezia il giorno 7 di febbraio. Era nato in Vicenza circa settantasei anni fa e, studiata la legge a Padova ed a Vienna, percorse gli uffici dell'amministrazione superiore. Nella quale e prima e dopo la rivoluzione del 1848 essendo salito in molta autorità, raggiunse grado altissimo allorché il Governo straniero sperò che le qualità d'un principe e lusinghiere parvenze di libertà e di autonomia, solleticando gli umori, appagando le vanità provinciali, rompessero il corso al trionfo della indipendenza. Vano tentativo in cui pochi maggiorenti illusi indarno si travagliarono; perché i vezzi non poterono più che i rigori; né potenza di ingegno, bagliore di casato, influsso di ricchezza ebbero virtù di smagare od ottundere il sentimento nazionale!
Comecché ciò fosse, fatto sta che le esimie doti del conte Giuseppe Valmarana, gli squisiti suoi modi, e la dottrina egregia e l'alto sentire gli serbarono reputazione e grazia tanto grandi che i suoi concittadini, liberato il Veneto, lo elessero a rappresentare Oderzo per la decima legislatura: ufficio per necessità di famiglia e di salute lasciato dopo pochi mesi.
Così gli elettori, senza ripugnanze o preconcette ripulse, aprendo il nuovo regime ad ogni ingegno colto, ad ogni animo retto, convitavano alla grande opera chiunque, in loro sentenza, potesse conferire alla prosperità della patria restituita e mostravano in qual gran conto tenessero il gentiluomo, l'amministratore sagace.
Venezia lo onorò con uffici d'ogni maniera. Consigliere comunale, sarebbe pur stato capo del comune se non l'avesse rifiutato: presiedette nel 1878 e per molte altre volte dipoi il Consiglio provinciale, a cui sempre fu ascritto: né negò il saggio suo impulso ad istituti educativi, di beneficenza e d'arti belle.
Nominato senatore il 26 gennaio 1889, quando già era malescio, non poté che ben di rado sedere in questa Camera che oggi mestamente ne rimpiange la morte. (Bene).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 17 febbraio 1893.