Lettera 157 Benedetto Croce a Giovanni Gentile (s.d.)
Autore
Descrizione
Scritta su 1 facciata di un bifoglio. Un appunto tracciato in archivio a matita sul margine sinistro, indica nella lettera di Jaja a Gentile del 7 dicembre 1901, il riferimento utile per la datazione di questo documento del Croce.
Destinatario
Contenuto
"Mio caro Gentile, Ho piacere che abbiate ritrovato l'opuscolo e la lettera. Questa del Jaja è una condotta da matto! Se non fosse più a Roma converrebbe pregarlo di non farne nulla, e di differire...".
Lingua
Italiano
Stato di conservazione
Buono
Note
In: b. 1, n. 13/13 bis; carta ricollocata, altre segnature presenti: b. 1, n. 16/7; 4/16. Questa lettera di Croce a Gentile non è pubblicata nell'edizione a cura di Alda Croce. Croce fa riferimento alla lettera di Donato Jaja a Gentile del 7 dicembre 1901 che sul terzo bifoglio presenta una data ulteriore di composizione "martedì, 31", dunque spedita a fine anno. Croce può averne avuto notizia nel corso del 1902. La lettera di Jaja a Gentile è conservata in originale nell'archivio di Gentile, Lettere di Donato Jaja a Giovanni Gentile
Antroponimi
allegati digitali
Segnatura archivistica
Giovanni Gentile, 1.1.1.11.6.157
Giovanni Gentile
1882 - 1945 con Eco della stampa dal 1945 al 1975. L'estremo del 1882 è tratto dalla datazione del documento più antico conservato nel Fondo: una lettera di Baccaino Alberto che non si può ritenere fosse stata originariamente indirizzata a Giovanni Gentile.
bb. 680 circa, 2 ml di fotografie e nastri.