Trafiletto 206 Giovanni Calendoli, Roberto Bracco, tratto da «La Repubblica d'Italia» (27 aprile 1947)
Autore
Stato di conservazione
Acefalo
Note
Lungo commento manoscritto di Croce in calce al contributo: 'Il vero è che il Bracco aveva compreso dal mio silenzio che il suo teatro non mi persuadeva: il che dava un gran cruccio a lui e a me, che gli volevo bene, ma non potevo nulla contro il mio giudizio critico. Pure, non potendo lasciar vuoto il posto che gli spettava nella letteratura dell'otto-novecento, mi risolsi a scrivere per lui alcune pagine molto delicate in cui procuravo di non tradire il mio pensiero e non ferire lui [...]. Era sensibilissimo, non corazzato contro i giudizii altrui, e, per di più, non ammetteva e non intendeva il mio metodo di un giudizio puramente estetico, perché egli era uomo di teatro [...]'.
Antroponimi
Bracco, Roberto Scarfoglio, Edoardo Babeuf Consiglio, Alberto
Enti
Repubblica d'Italia (La) : quotidiano democratico d'informazione, periodico
allegati digitali
Segnatura archivistica
Benedetto Croce, 2.72.206
Benedetto Croce
1883 - 1952
serie "Carteggio di Benedetto Croce": 266 scatole (1883 - 1952); serie "Miscellanea di scritti concernenti Benedetto Croce" (1885 - 1952; 90 volumi in 94 tomi); manoscritti e autografi