Mario Rigoanni 1960 - 2016

Il fondo che raccoglie la vita pubblica di Mario Rigo è diviso in due parti. La prima, preceduta da un Amarcord sulle sue esperienze giovanili, contiene la documentazione che va dal 1964, anno di nomina a consigliere ed assessore provinciale, fino al 1987, anno della rottura con il PSI e dell'inizio delle esperienze autonomiste. In questa parte, nella sezione Avvenimenti e in quella Fotografie troviamo una ricca selezione di immagini che raccontano vividamente la vita pubblica del politico veneto.
Delle carte relative alla guida della città di Venezia si dà maggior conto nei fondi presenti presso l'Archivio generale del Comune di Venezia sito in Campo della Celestia (denominato Archivio della Celestia). Grazie ad una convenzione con il Senato della Repubblica è possibile consultare sul portale patrimonio.archivio.senato.it tutta la documentazione pertinente che va dal 1970 al 1987, anni in cui Rigo ricopre l'incarico di vice Sindaco (1970/75), di Sindaco (1975/85) e di Assessore alla Cultura (1985/87).
La seconda parte del fondo, a partire dal 1987, testimonia l'esperienza di Rigo alla guida dei Movimenti Autonomisti da lui creati. Nasce così nel 1989 Iniziativa Civica, cui farà seguito, nel 1991, la Lega Autonomia Veneta delle Liste Civiche e, nel 1992, la Lega delle Regioni alla quale aderiranno, nel 1993, rispettivamente Lega Autonomia Veneta, Lega Autonomia Trentino, Lega Autonomia Friuli, delle Liste Civiche. Questa esperienza lo porterà a sviluppare, con Massimo Cacciari l'iniziativa federalista, nel 1998, alla nascita del Movimento del Nordest cui darà un particolare contributo Giorgio Lago e, nell'ultimo periodo, Mario Carraro.
Al Movimento del Nordest succede, nel 1998, per un breve periodo, il Movimento Veneto-Nordest.
Il 27 Febbraio 1999 nascono "I Democratici" cui partecipa Massimo Cacciari. Mario Rigo non aderisce e, nel 2000, dichiarerà di non ricandidarsi e di lasciare la politica attiva.
Farà seguito l'esperienza come Capo di Gabinetto della Presidenza del Senato.

Il fondo è strutturato in due subfondi che contengono 7 sezioni la prima parte e 22 fascicoli la seconda.
L'ordinamento, non strettamente cronologico, è stato scelto dal soggetto produttore che ha ritenuto di rendere più leggibile l'inventario delle sue carte strutturandolo in partizioni temporali corrispondenti ai suoi due grandi momenti di impegno politico.