Mario Rigoanni 1960 - 2016
Mario Rigo (Noale, 4 ottobre 1929 - Mirano, 22 novembre 2019) nel 1949 si iscrive a Giustizia e Libertà, il cui segretario provinciale è l'avvocato Renzo Biondo. Qui conosce e frequenta Armando Gavagnin, già esponente del Partito d'Azione e noto combattente antifascista. Lo stesso anno, decidono di entrare nel Partito Socialista Unitario, che si fonderà al PSLI di Saragat dando vita al PSDI. Segue il suo maestro nel 1958 nel Movimento Unitario di Iniziativa Socialista, che confluirà nel PSI nel 1959.
Nelle elezioni comunali del 1955 di Noale, Rigo presenta la lista del sole nascente, PSDI, che si contrappone a quella dello scudo crociato (DC) e a quella della Spiga (PCI- PSI). La lista del PSDI conquista i quattro seggi della minoranza e Mario Rigo viene eletto consigliere comunale. Alle elezioni comunali di Noale del 1959 si ripete, con la lista del PSI, il risultato del 1954.
Nel 1964 Rigo viene eletto consigliere provinciale del PSI per il collegio di Noale-Scorzè alle elezioni provinciali di Venezia. Nasce il primo centro-sinistra (DC-PSI-PSDI) alla provincia di Venezia. Entrano in giunta per il PSI Roberto Fiorentini e Mario Rigo, presidente Alberto Bagagiolo (DC). Sindaco a Venezia viene riconfermato Favaretto Fisca (DC).
Nelle elezioni comunali a Venezia del 1970, Rigo viene eletto consigliere comunale ed è vicesindaco della coalizione di centro-sinistra (DC- PSI- PSDI), sindaco Giorgio Longo (DC).
Dal 1975 al 1985 è sindaco del comune di Venezia per il PSI, con vicesindaco Giovanni Pellicani per il PCI. Nello stesso periodo ricopre anche i ruoli di presidente del Teatro La Fenice di Venezia, di presidente della Comunità dei Porti Adriatici e di vicepresidente della Biennale di Venezia.
Viene eletto alle elezioni europee del 1984 per le liste del PSI. È stato membro della Commissione per i bilanci, della Delegazione per le relazioni con la Turchia e della Delegazione alla Commissione parlamentare mista CEE-Turchia.
Alle elezioni comunali a Venezia del 1985, Mario Rigo diviene consigliere comunale. La nuova giunta di centro-sinistra è guidata dal socialista Nereo Laroni.
Alle elezioni politiche del 1987 è proclamato senatore del PSI nel collegio di Mirano.
Nel 1988 Rigo entra in conflitto con la dirigenza del PSI e manda una lettera di dimissioni a Bettino Craxi. Aderisce al Gruppo Misto del Senato. Da allora Mario Rigo non ha aderito ad alcun partito politico.
Nel 1989 Mario Rigo fonda Iniziativa Civica, che si trasforma in un movimento autonomista interregionale con denominazione nel Veneto Lega Autonomia Veneto, nel Friuli-Venezia Giulia Lega Autonomia Friuli, nel Trentino Lega Autonomia Trentino.
Alle elezioni comunali a Venezia del 1990, Rigo viene eletto consigliere comunale per Iniziativa Civica; opta per il Senato e gli succede in consiglio regionale Silvano Ceccarelli.
Alle elezioni politiche del 1992 fonda un movimento regionalista veneto denominato Lega Autonomia Veneta, con il quale è eletto alla Camera.
Nel 1993 alle elezioni regionali Friuli-Venezia Giulia, Lega Autonomia Friuli nomina due consiglieri regionali. Al rinnovo dei consigli provinciali del Trentino-Alto Adige, Lega Autonomia Trentino elegge un consigliere della provincia autonoma di Trento.
Alle elezioni politiche del 1994 schiera il suo movimento in posizione autonoma rispetto ai principali partiti, presentando candidati in tutti i collegi del Veneto senza ottenere eletti. Lega Autonomia Veneta ottiene il 6% nel Veneto, nessun eletto (era nato il Mattarellum).
Alle elezioni politiche del 1996 si candida al Senato nella coalizione dell'Ulivo, guidando la Lega Autonomia Veneta in una federazione con l'Ulivo. Eletto a Palazzo Madama, entra nel Gruppo Misto. Nel corso della legislatura si schiera nell'ambito del centrosinistra pur in una posizione di autonomia. Successivamente estende il suo movimento regionalista anche ad altre regioni e lo ribattezza Lega delle Regioni, partecipando in particolare alle elezioni europee del 1999 all'interno di una lista che raggruppava anche il Partito Sardo d'Azione e i "Consumatori Italiani" (nucleo originario di quelli che sarebbero poi diventati i Consumatori Uniti).
Sempre lo stesso anno, è nominato membro dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. Un anno dopo viene eletto membro della Commissione parlamentare per le riforme costituzionali (bicamerale). È l'esperienza nella quale si manifesta la crisi della sinistra: divisa sulle materie del bicameralismo, del federalismo, della giustizia. Rigo matura il ritiro dalla vita parlamentare.
Il 2 dicembre del 2000, Rigo in una intervista a Francesco Jori sul Gazzettino dichiara che non si ricandiderà alle elezioni del 2001.
L'anno successivo è chiamato dal neopresidente del Senato Marcello Pera a ricoprire l'incarico di direttore di gabinetto.
Fonte Wikipedia
Le carte sono state raccolte, riordinate e descritte - in prima e terza persona - da Mario Rigo nei cinque anni precedenti la sua scomparsa.
Lo scrupoloso lavoro del politico veneziano, la collazione negli anni di documenti e foto - spesso soggetti ad allagamenti e dispersione - hanno permesso il recupero della storia politica di Rigo, della cittadina di Noale e di Venezia già a partire dagli anni Sessanta. Mario Rigo inoltre ci consegna una raccolta preziosa che documenta approfonditamente l'origine dei movimenti federalisti del Nord Est.
Mario Rigo
anni 1960 - 2016 Contiene docc. dal 1948 e fino al 2018
Digitalizzazione della documentazione a cura dei militari del Nucleo speciale commissioni parlamentari d'inchiesta della Guardia di finanza e dell'Arma dei carabinieri assegnati all'Archivio storico.