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VISONE Giovanni

05 ottobre 1814 - 14 agosto 1893 Nominato il 09 novembre 1872 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Piemonte

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Domenico Farini, Presidente

Signori senatori! Pietosa consuetudine vuole che noi mestamente volgiamo il primo pensiero ai nostri trapassati.
Dico adunque che dappoi il nove di agosto morirono i senatori Di Baucina, Visone, Cusa, Plezza, Muratori, Brunet, Scacchi, Martinelli, Di Calabiana, Guala, Minich. [...]
Nel pomeriggio del medesimo giorno cessava di vivere, nella sua villa presso Moncalieri, il conte Giovanni Visone.
A Costigliole d'Asti nacque Giovanni Visone addì 5 ottobre 1814. Laureato a Torino nella legge, per poco in giovine età la professò nelle scuole universitarie; più a lungo, addetto all'ordine giudiziario, ne applicò i dettami. Trasferito, son circa quarant'anni negli uffici amministrativi, raggiunse il grado d'intendente generale il 1859.
Di bella dottrina e pratica amministrativa fornito; mente e sano criterio lo designarono ad incarichi diversi e scabrosi. Fra i quali vuolsi rammentare l'amministrazione del Comune di Genova assai sconvolta nella primavera del 1857 e nello stesso anno la direzione delle contribuzioni dirette; il Governo di Piacenza per brevi giorni unita al Regno sardo; la missione avuta in Napoli a fianco del Cialdini e del Lamarmora che in sé riunivano i poteri civili e militari. Né è da pretermettere il Cavour averlo scelto comecché "di sua piena fiducia.. e di somma capacità": giudizio quanto mai onorevole; tempi, incarichi quanto mai spinosi: tutto sommato bastevole a mostrare riscontrarsi in lui avvedutezza e prudenza, calma e fermezza, temperanza e risoluzione.
Dopo ventisei anni passato nel 1865 dal servizio dello Stato nell'amministrazione della Real Casa, vi ebbe incarichi diversi, fino a che ne divenne e ne fu ministro per più di otto. In quel torno entrato in Parlamento sedette durante tre legislature (9ª,10ª,11ª), per il collegio nativo di Nizza Monferrato, nella Camera dei deputati e dal 1872 in poi in questa; conciliando con rara discrezione i doveri parlamentari coi doveri ed i riguardi che l'altissimo ufficio presso il Sovrano gli imponeva.
La benevolenza dei due primi Re d'Italia lo accompagnò, lo onorò per i lunghi anni, dei lunghi ed egregi servizi; ne consolò gli ultimi travagliati giorni. Ne furono segni patenti il titolo nobiliare largitogli, i gradi di ministro onorario della Real Casa e di ministro di Stato conferitigli quando l'età e la infermità pur dianzi lo costrinsero a vita privata: nobile guiderdone alla devozione illimitata con che, per oltre cinquant'anni l'illustre uomo aveva messo tutto se stesso in servizio dello Stato e del Re.
Insigne esempio, questo di Giovanni Visone, di tali di cui si perde lo stampo; di funzionari che sebbene, per i compiuti servizi, emeriti, nulla credevano aver fatto quando altre fatiche vi fossero da incontrare. Funzionari i quali, più che altri non pensi, furono fidato e potente strumento in mano degli artefici delle fortune d'Italia ed ai quali la patria rigenerata deve gratitudine ed onore (Approvazioni). [...]
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il senatore Sprovieri Francesco.
SPROVIERI F. [...]
Completando la mia proposta, propongo che a tutte le famiglie dei colleghi defunti ed a quella del ministro Genala si inviino le condoglianze del Senato.
GIOLITTI, presidente del Consiglio. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
GIOLITTI, presidente del Consiglio. Il ricordo, fatto dall'illustre Presidente del Senato, dei meriti patriottici, della sapienza e dei servigi resi allo Stato nella scienze e nell'amministrazione dai senatori recentemente defunti, dimostra quanta somma e quanto valore di patriottismo e di scienza sia andata perduta per lo Stato. [...]
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede i parlare, pongo ai voti la proposta fatta dal senatore Sprovieri Francesco nella quale è compresa anche quella del senatore Bartoli, che cioè il Senato voglia esprimere le sue condoglianze alle famiglie dei senatori defunti, dei quali ho tessuto l'elogio.
Chi approva questa proposta voglia alzarsi.
(Approvato).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 23 novembre 1893.