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VISCHI Nicola

07 maggio 1849 - 09 marzo 1914 Nominato il 21 novembre 1901 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Puglia

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Manfredi, Presidente

Onorevoli colleghi! Trista notizia anche oggi debbo recarvi. È morto ieri in Napoli il nostro collega Nicola Vischi. Nato in Trani il 6 maggio 1849 [sic], laureatosi nelle leggi, fece chiaro l'ingegno nello esercizio dell'avvocatura; e fin dai verdi anni prese calore alla vita politica con alti sensi liberali. Alla Camera entrò la prima volta eletto a scrutinio di lista dal terzo collegio di Lecce, per la 17ª legislatura. Godé poi continuamente la fiducia degli elettori di Gallipoli dalla 18ª alla 21ª. Dalla Camera passò al Senato per nomina del 21 novembre 1901. Fu attivissimo agli uffici dell'una e dell'altra Assemblea; assiduo alle sedute; eloquente nelle discussioni, nelle interpellanze e nelle proposte. Tale lo ricordiamo noi fino all'ultimo; lottante energicamente contro il male, che il logorava. Merita menzione la proposta, che fu sua, della legge, che ha reso giorno di festa nazionale quel 20 settembre, che fu il giorno della liberazione di Roma e dell'acquisto all'Italia della sua capitale. La sua salma all'ultima dimora abbia il nostro affettuoso addio. (Approvazioni).
MELODIA. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MELODIA. Nell'ultima seduta del Senato espressi il dolore della mia provincia per la perdita di uno fra i più benemeriti suoi figli, ed ecco, a pochi giorni di distanza, nella stessa provincia una nuova perdita, un nuovo dolore.
Congiunto al Vischi da vincoli da vincoli di parentela e di fraterno affetto, colpito e commosso dalla infausta nuova, giuntami più dolorosa perché era stata preceduta da migliori notizie sulle condizioni della sua salute, non sono al caso oggi di dire di lui tutto quello che sento nell'animo mio.
Ringrazio il Presidente per le affettuose e nobili parole pronunciate, e prego il Senato di volere inviare le sue condoglianze alla desolata famiglia ed alla città nativa dell'estinto, Trani, che, pochi mesi or sono accompagnava con unanime compianto all'estrema dimora la salma di Vincenzo Vischi, illustrazione della cultura e del patriottismo pugliese, e vede ora con dolore, riaprirsi quella tomba per accogliere le spoglie mortali del nipote, che in tutta la sua vita, ha degnamente rappresentato ed illustrato le nobili tradizioni della sua famiglia. (Approvazioni).
GIOLITTI, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIOLITTI, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. A nome del Governo, mi associo al rimpianto del Senato per la morte del senatore Vischi.
Io, che lo conobbi come uno dei membri più attivi dell'altro ramo del Parlamento e di questo, comprendo perfettamente il dolore che la sua provincia nativa deve sentire per la perdita di un cittadino così illustre. (Approvazioni).
PRESIDENTE. Non mancherò di dare esecuzione alla proposta fatta dal senatore Melodia, nella quale è certo consenziente il Senato.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 10 marzo 1914.