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VIDARI Ercole

22 dicembre 1836 - 19 dicembre 1916 Nominato il 04 marzo 1904 per la categoria 18 - I membri della Regia accademia delle scienze dopo sette anni di nomina provenienza Lombardia

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Manfredi, Presidente

Onorevoli colleghi. Abbiamo perduto il senatore Ercole Vidari, morto ieri in san Remo. Era nato il 22 dicembre 1836 in Pavia, e vi aveva studiato il diritto. Combatté nel 1859 e nel 1866 volontario per l'indipendenza italiana. In quella stessa università, ove compito aveva gli studi, fu professore prima di diritto internazionale, poi di diritto commerciale; e di questo diritto fu anche scrittore, ed ha lasciato opere, che hanno autorità; in principal modo il Corso di diritto commerciale e La Lettera di cambio.Di lui si ha pure: Del rispetto della proprietà privata in tempo di guerra; I magazzini generali e gli Scritti bibliografici e critici. Nel gennaio 1908, al compimento del suo quarantacinquesimo anno d'insegnamento universitario, il Comitato per le onoranze raccolse e pubblicò in un volume la più parte de' suoi scritti minori. Fu membro del Regio istituto lombardo di scienze, lettere ed arti. Il colto giurista si rese anche noto nel giornalismo politico. Fu nominato senatore nel 4 marzo 1904. (Approvazioni).
BOSELLI, presidente del Consiglio.Domando la parola.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BOSELLI, presidente del Consiglio.Onorevoli senatori. Il Governo si associa al cordoglio del Senato per la perdità di Ercole Vidari. Egli combatté per la patria con le armi, la onorò con gli scritti, e conferì al progresso della coltura giuridica del nostro paese, professando nobilmente da quella sua cattedra dell'Ateneo pavese, la quale per virtù sua tanto lustro acquistò in tutta Italia.
Il suo stile era, come il suo discorso, diritto e nervoso; perché diritto e vigoroso era il suo pensiero.
Egli si diede risolutamente ad un partito politico; ed a quel suo partito tenne sempre fede, con la penna non meno che con le opere: e così nella vita pubblica di quella sua patriottica, gagliarda e fervida città, come in tutti i più importanti dibattitit della vita politica della nazione.
Degno veramente fu Ercole Vidari di appartenere a questo altissimo consesso, dove tanti siete, che per la patria avete combattuto nelle battaglie del nostro risorgimento, e dove tanti del pari siete, che onorate l'Italia con il vostro valore scientifico. (Approvazioni).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 20 dicembre 1916.