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VANNI Giovanni Antonio

25 settembre 1855 - 17 febbraio 1924 Nominato il 06 ottobre 1919 per la categoria 15 - I consiglieri di Stato dopo cinque anni di funzioni provenienza Lazio

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Niccolò Melodia, Vicepresidente

Onorevoli senatori,
Il lungo periodo di chiusura dei nostri lavori ha visto purtroppo scomparire le nobili figure di non pochi dei nostri amati colleghi che di questa Assemblea erano decoro e vanto. Ad essi rivolgiamo anzitutto il nostro memore ed accorato pensiero. [...]
Il 17 febbraio mancava quasi improvvisamente in Roma, l'avvocato Giovanni Antonio Vanni. nato in Marino il 25 settembre 1855, entrò appena diciannovenne nel Ministero delle finanze, passando poi nel 1897 al Consiglio di stato quale referendario e conseguendo nel 1906 la nomina a consigliere. Colto e valoroso giurista, adempiè sempre con zelo impareggiabile i doveri dell'alta carica. Ma la sua più cospicua e appassionata attività ei la esplicò sempre per il bene della città e della regione di Roma. Pro sindaco nell'amministrazione Nathan, ed assessore per l'Agro romano, creò le prime borgate rurali e organizzò l'apposito ufficio dell'Agro romano, collaborando, anche quando ebbe lasciato la carica di assessore, all'emanazione d'importanti provvedimenti diretti al rifiorimento dell'agricoltura nell'Agro. Fece parte di molti sodalizi e istituti; fu il primo presidente dell'Istituto per le case popolari, dando grande incremento ai lavori edilizi di Roma: dette anche notevole impulso all'Istituto zootecnico laziale e fu membro d'importanti associazioni agricole. Era stato recentemente vicepresidente della prima mostra romana, alla cui buona riuscita cooperò validamente. Fu, fra l'altro, anche membro della Commissione centrale per le bonifiche e del Consiglio sanitario provinciale, e benemerito presidente della Società per l'istruzione popolare gratuita e Vicepresidente dell'Associazione fra i romani.
Nominato senatore il 6 ottobre 1919, fu sempre assiduissimo ai nostri lavori e prese spesso la parola su importanti argomenti, sovratutto se interessavano l'amministrazione o l'agricoltura. Fu anche autorevole membro della Commissione per la verifica dei titoli dei nuovi senatori.
Giovanni Antonio Vanni era uomo di grande valore, di animo e ingegno non comuni, e insieme di rara bontà e modestia. La sua figura semplice e bonaria, ch'eravamo abituati a vedere sempre fra noi, lascerà un vivo rimpianto nei nostri cuori.
Vada all'amato collega il nostro affettuoso, commosso saluto, alla famiglia desolata l'espressione del nostro vivissimo cordoglio”. (Bene).
CORBINO, ministro dell'economia nazionale. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CORBINO, ministro dell'economia nazionale.A nome del Governo mi associo alle nobili parole pronunciate dal nostro illustre Presidente per la commemorazione dei colleghi [...], Vanni, [...]
La semplice enumerazione di questi nomi fa passare davanti ai nostri occhi tutta una nobile successione di attività politiche, amministrative, sociali e scientifiche.
Nell'associarsi al compianto del Senato per la perdita di questi suoi componenti, il Governo si associa anche alla proposta del Presidente perché siano inviate condoglianze alle famiglie degli scomparsi. (Benissimo).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 29 maggio 1924.