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TRECCANI DEGLI ALFIERI Giovanni

03 gennaio 1877 - 06 luglio 1961 Nominato il 18 settembre 1924 per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Lombardia

Commemorazione

 

Ennio Zelioli Lanzini, Vicepresidente

[...]
ZANE. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ZANE. Signor Presidente, onorevole Ministro, onorevoli colleghi, in sul finire della scorsa settimana, all'età di 84 anni, si è spento a Milano dopo una vita intensa tutta spesa per il lavoro e la cultura, l'ex senatore Giovanni Treccani, una delle figure più caratteristiche di mecenate che il nostro tempo abbia potuto vantare, uno degli uomini più illustri e benemeriti della terra bresciana.
Un grave lutto ha colpito, con la scomparsa di Giovanni Treccani, il mondo della cultura; un grande lutto si è abbattuto sulla generosa terra di Montichiari che gli ha dato i natali.
Una breve rievocazione del senatore Treccani "doverosa da parte di chi ha l'onore di rappresentare in quest'alta Assemblea la impareggiabile terra monteclarense " rappresenta un atto di omaggio sentito verso un grande filantropo che ha assommato in sé tutte le migliori qualità di uomo eccezionale, di grande iniziativa, votato ad una nobilissima missione quale è quella di creatore e difensore di un patrimonio preziosissimo di memorie sacre, di opere d'arte di altissimo valore.
Giovanni Treccani, di umili origini, conobbe le strettezze di una vita fatta di sacrificio; aveva 17 anni quando lasciò la sua terra natale per la Germania, ove si era recato come semplice operaio tessile.
Non aveva beni di fortuna, ma aveva una ricchezza interiore, una forza di volontà, una tenacia indomabile che gli derivava da un ambiente familiare ove aveva respirato a pieni polmoni quella linfa vitale, quei valori morali essenziali, quello spirito acuto di iniziativa che costituiscono una delle caratteristiche tipiche della gente di Lombardia.
Dalla Germania, ove si era affermato per le sue eccezionali qualità, ritorna dopo qualche anno con un gruzzolo (una piccola somma frutto di lavoro, di sacrifici, di risparmi), ritorna in Italia con una buona esperienza tecnica che mette a profitto come piccolo imprenditore prima, come grande capitano dell'industria manifatturiera poi. Erano gli anni nei quali nasceva la moderna industria tessile italiana e Treccani, con la percezione del tecnico che ha una visione chiara delle esigenze dei tempi, infonde tutto il suo entusiasmo nell'impresa moderna che organizza razionalmente con criteri economici non disgiunti da una squisita sensibilità sociale.
È l'uomo chiamato a sanare situazioni aziendali vacillanti, è l'uomo che si prodiga per incrementare e sviluppare al massimo opifici che in precedenza, prima del suo intervento, vivacchiavano. Infonde fiducia, somministra ossigeno in organismi destinati (diversamente) al declino ed alla morte. Attua allora una sua politica di investimenti che persegue coraggiosamente ed anche con temerarietà ove si manifestasse necessaria, consentendo all'azienda un incremento della produzione con favorevoli ripercussioni nella affermazione sui mercati. In tutta questa sua azione di industriale accorto Treccani avverte che il profitto dell'azienda non è un bene di carattere personale, ma ha una sua funzione sociale, una sua funzione che si deve esprimere in campo nazionale. Nel 1919 Treccani " industriale allora di media importanza " Treccani, l'ex operaio di Montichiari, autodidatta, elargisce una cospicua somma all'Accademia dei Lincei, quattro anni dopo egli disponeva di tre milioni da dedicare alla scienza. Il suo sogno era fondare presso l'Università di Roma una cattedra da destinare ad Albert Einstein.
Il mecenate venuto a conoscenza del pericolo che la famosa Bibbia di Borso d'Este, un capolavoro della miniatura rinascimentale, passasse da Parigi (ove era stata posta all'asta) oltre oceano, assicurò all'Italia quell'insigne tesoro d'arte pagandolo 5 milioni di lire. Il meraviglioso volume fu donato da Treccani alla Biblioteca estense di Modena, ove tutt'ora è conservato. La maggiore opera che indica Treccani quale grande mecenate è quella con cui egli ha lasciato imperitura traccia di sé con la pubblicazione della grandiosa «Enciclopedia italiana» che coi suoi 36 volumi (ai quali si aggiungeranno i successivi di aggiornamento) ha colmato una grave lacuna del nostro patrimonio editoriale.
Gabriele d'Annunzio, con una definizione eloquente che esprimeva in sintesi l'opera e gli ideali di Giovanni Treccani, lo definì «l'alchimista che sa trasformare l'oro in spirito». Il munifico uomo non poteva raccogliere riconoscimento migliore, riconoscimento che viene altresì a lui da tutta la terra di Lombardia per alti titoli di merito.
Tra le ultime fatiche di Treccani meritano citazione la Storia di Milano e l'impostazione della Storia di Brescia, nonché l'incremento al Centro di studi manzoniani.
A quest'uomo che bene ha meritato della Patria vadano l'espressione commossa della riconoscenza della sua terra natale e l'omaggio deferente e devoto del Senato.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il senatore Barbaro. Ne ha facoltà.
BARBARO. Compio il commosso dovere, a nome del Gruppo a cui appartengo, di associarmi di tutto cuore alle nobili parole, che sono state pronunciate testé dal senatore onorevole Zane a commemorazione ed esaltazione della figura veramente nobile del senatore Giovanni Treccani, il cui nome rimarrà memorabile e sarà sempre ricordato in avvenire, non foss'altro per l'Enciclopedia, che costituisce un grande monumento indiscutibile e indistruttibile della cultura italiana nel mondo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Ministro della pubblica istruzione. Ne ha facoltà.
BOSCO, Ministro della pubblica istruzione. Mi associo con sincera commozione alle parole di cordoglio che sono state pronunciate per commemorare la figura del senatore Treccani, la cui vita costituisce un esempio luminoso di dedizione al lavoro e di fecondo interessamento per il mondo della cultura e delle arti. La sua attività spesa per l'Enciclopedia italiana e per assicurare allo Stato preziosi oggetti d'arte e di studio, quale la Bibbia di Borso d'Este, sarà ricordata con perenne gratitudine dagli studiosi e da tutto il popolo italiano.
PRESIDENTE. Il Senato si associa, penso unanimemente, alle nobili espressioni del senatore Zane, del senatore Barbaro e dell'onorevole Ministro della pubblica istruzione. Le passate generazioni e le attuali ricordano Giovanni Treccani dal nome dell'opera monumentale che, pur risentendo delle influenze dei tempi politici nei quali l'opera è sorta, sta a segnare quanto possano l'iniziativa e la lungimiranza di un sommo mecenate.
La Presidenza, interprete dei sentimenti dell'Assemblea, ha già inviato alla famiglia ed alla città natale l'espressione del cordoglio del Senato e posso assicurare i senatori che di questa manifestazione verrà ancora rinnovata la partecipazione alla stessa famiglia e alla città natale.

Senato della Repubblica, Atti parlamentari. Resoconti stenografici,11 luglio 1961.