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TORRIGIANI Filippo

19 marzo 1851 - 17 febbraio 1924 Nominato il 04 aprile 1909 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Toscana

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Niccolò Melodia, Vicepresidente

Onorevoli senatori,
Il lungo periodo di chiusura dei nostri lavori ha visto purtroppo scomparire le nobili figure di non pochi dei nostri amati colleghi che di questa Assemblea erano decoro e vanto. Ad essi rivolgiamo anzitutto il nostro memore ed accorato pensiero. [...]
Violenta malattia ci tolse uno dei nostri colleghi più autorevoli, il marchese Filippo Torrigiani. L'animo mio è commosso nell'annunziarvene la fulminea scomparsa avvenuta il 17 febbraio in Firenze, dove egli era nato il 19 marzo 1851.
Discendente da antica illustre famiglia che aveva dato alla Toscana insigni uomini e aveva scritto belle pagine nella storia fiorentina, egli riuniva in sé tutte le doti dei suoi avi.
Compiuti gli studi di giurisprudenza, iniziò nei giovani anni la carriera diplomatica e fu addetto alle legazioni di Bruxelles e di Berlino. Ma ben presto la città di Firenze lo volle deputato e fin dal 1882 egli entrò nella Camera elettiva dove sedette con l'opposizione costituzionale fino alla 22ª legislatura, venendo poi nominato senatore il 4 aprile 1909.
In Parlamento il marchese Torrigiani ha portato un nobile contributo di dignità e di operosità. L'ingegno acuto, l'integrità del carattere, il suo tatto cortese gli conquistarono le universali simpatie e una autorevolissima posizione che gli aprirono il varco alle più alte e delicate cariche. Fu infatti dal 1900 al 1909 Vicepresidente della Camera dei deputati e nel Senato dapprima segretario, dal 1913 al 1920, e poi del pari Vicepresidente. tali uffici egli tenne con onore, spiegando sempre un'azione serene, un'opera fervida, partecipando altresì ai lavori delle Assemblee con una assiduità impareggiabile. Membro di importantissime commissioni, fra l'altro di quella del bilancio alla Camera dei deputati, relatore di numerosi progetti, iniziatore di complesse proposte di legge, nell'uno e nell'altro ramo del Parlamento non fece mai mancare la sua sagace parola nelle discussioni più importanti, soprattutto quando erano in giuoco gli interessi della sua regione, che difese in ogni circostanza con filiale attaccamento.
Numerosi e delicati uffici pubblici ebbero altresì la sua preziosa collaborazione. Fu per lungo tempo membro del Consiglio superiore della pubblica istruzione, presidente del R. Istituto di studi superiori, dell'Istituto musicale e di importanti istituzioni di beneficenza in Firenze; e gran parte ebbe nell'amministrazione locale della sua provincia, spiegando opera ben proficua e quale vicepresidente del Consiglio provinciale, e quale consigliere e poi assessore del Comune di Firenze.
Il marchese Filippo Torrigiani fu un cittadino esemplare che amò profondamente la patria, un'anima buona ed eletta, di cui a noi rimarrà caro e incancellabile il ricordo.
Inchiniamoci con riverenza dinanzi alla sua tomba e inviamo alla sua famiglia e alla città di Firenze, di così nobile figlio privata, le nostre commosse condoglianze. (Benissimo).
CORBINO, ministro dell'economia nazionale. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CORBINO, ministro dell'economia nazionale.A nome del Governo mi associo alle nobili parole pronunciate dal nostro illustre Presidente per la commemorazione dei colleghi [...], Torrigiani. [...]
La semplice enumerazione di questi nomi fa passare davanti ai nostri occhi tutta una nobile successione di attività politiche, amministrative, sociali e scientifiche.
Nell'associarsi al compianto del Senato per la perdita di questi suoi componenti, il Governo si associa anche alla proposta del Presidente perché siano inviate condoglianze alle famiglie degli scomparsi. (Benissimo).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 29 maggio 1924.