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TOMMASI Giuseppe

06 luglio 1852 - 27 gennaio 1927 Nominato il 03 ottobre 1920 per la categoria 08 - I primi presidenti e presidenti del Magistrato di cassazione e della Camera dei conti provenienza Puglia

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente

Onorevoli colleghi. Molti e gravi lutti ci hanno colpito nel lungo intervallo dei nostri lavori. [...]
Il 27 gennaio moriva improvvisamente in Roma, il senatore avvocato Giuseppe Tommasi che era nato in Calimera di Lecce il 6 luglio 1852.
Magistrato insigne aveva iniziato giovanissimo la carriera. Uditore giudiziario nel 1874 a 22 anni e poco dopo giudice aggiunto, lasciava nel 1878 la magistratura passando nella Avvocatura erariale dove otteneva brillanti promozioni; ma la giovanile passione, in lui non spenta, per la elevatissima funzione del giudicare lo richiamava, sia pure molto tempo dopo alla primitiva carriera ove rientrava nel 1909 con l'eminente grado di sostituto procuratore generale della Corte di cassazione di Roma. Gli anni successivi lo videro prima procuratore generale della Corte di appello di Messina e poi primo presidente di quella di Trani e di Firenze, onde passava nel 1918 a presiedere una sezione civile della suprema corte di Roma. Promosso infine nel 1922 al più alto grado di primo presidente della Cassazione di Firenze nello stesso anno lasciava l'eminente carica per aver raggiunto i limiti di età, dopo lunga vicenda di feconda e fervida operosità.
Fu Giuseppe Tommasi giurista di grande valore, mente equilibrata e serena, dotato di ottima preparazione teorica e ad un tempo particolarmente sensibile alle esigenze e agli aspetti concreti della vita, onde recò alla funzione della giustizia sagace e illuminato contributo e seppe procurarsi alta reputazione sì da meritare incarichi di particolare difficoltà e delicatezza. Svolse tra l'altro opera perspicua nel presiedere il collegio arbitrale per la sistemazione dei contratti di guerra e quale commissario del Governo nella Commissione per le prede belliche scrisse apprezzatissime relazioni.
Fu nominato senatore il 3 ottobre 1920 ed anche ai lavori del Senato fu assiduo e attivo. Membro di non poche commissioni - era attualmente in quella per il regolamento interno - anche alle sedute pubbliche partecipò con appassionata frequenza e fece spesso sentire la sua dotta parola in argomenti di alta importanza.
Il Senato vede scomparire con grande rammarico l'insigne collega che era anche un modello di virtù familiare e si inchina reverente innanzi alla tomba di lui inviando alla famiglia desolata l'espressione del suo cordoglio.(Bene).[...]
FEDERZONI, ministro delle colonie. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FEDERZONI, ministro delle colonie. Il Governo aggiunge una sua parola di reverente compianto alla celebrazione dei senatori defunti, nobilmente fatta dall'illustre Presidente di questa Assemblea. Di così alto elogio erano degne le loro benemerenze, o che fossero acquistate nel campo delle pubbliche amministrazioni, e in una lunga e onorata carriera parlamentare [...]; o nell'esercizio integro e illuminato della più elevata magistratura, come per parte del senatore Tommasi; [...]
Tutti questi uomini insigni lasciano un ricco retaggio di affetti e di esempi. La nazione lo raccoglie e lo saprà degnamente custodire. (Vive approvazioni - Applausi).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 28 marzo 1927.