TECCO Romualdo
04 luglio 1802 - 19 maggio 1867 Nominato il 13 marzo 1864 per la categoria 07 - Gli inviati straordinari dopo tre anni di tali funzioni provenienza PiemonteCommemorazione
Atti Parlamentari - Commemorazione
Gabrio Casati, Presidente
Signori senatori,
un impreveduto telegramma susseguito da lettera giunta questa mattina, mi annuncia la morte del nostro collega il commendatore Romualdo Tecco, avvenuta in Torino il 19 nel pomeriggio. Egli è certamente da condolersi della perdita di un uomo distinto pe' suoi talenti. Questi soli gli apersero l'adito a cospicue dignità. Dragomanno a Costantinopoli, seppe co' suoi meriti aprirsi luminosa carriera. Ebbe missione al Libano, fu consigliere alla legazione presso la Sublime Porta e finalmente colà ministro plenipotenziario. Disimpegnò con zelo ed intelligenza queste cariche e seppe condurre a felice termine i trattati di commercio col Governo ottomano e colla Persia. Dappoi fu nominato alla non meno difficile legazione presso la Corte di S.M. cattolica. Necessitando la salute sua riposo, e volendo la Maestà del Re dare a lui una testimonianza di ben meritato onore, lo ascrisse a questo nostro consesso e lo insignì del gran cordone nell'Ordine di SS. Maurizio e Lazzaro.
Il senatore Tecco era dottissimo nelle lingue orientali, possedendo a fondo l'arabo, il turco, il persiano; e non solo delle lingue si occupò, ma ben ancora della numismatica e della paleografia. In Ispagna poi fece studi sulla lingua basca, nella quale trovò analogie colle orientali.
Fu amantissimo della patria italiana, e questo sentimento lo accompagnò sino alla tomba. Sentiva vivamente l'amicizia e l'animo suo aveva aperto ai sentimenti più cordiali, offrendosi in ogni occasione a prestare l'opera sua affettuosa. La memoria di lui sarà cara a tutti e benedetta particolarmente da coloro a' quali stese amica mano in tristissime vicissitudini.
Senato del Regno, Atti Parlamentari. Discussioni, 21 maggio 1867.