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TARAMELLI Antonio

14 novembre 1868 - 07 maggio 1939 Nominato il 06 aprile 1934 per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Friuli-Venezia Giulia

Commemorazione

 

Giacomo Suardo, presidente
(...) Antonio Taramelli, nato ad Udine nel 1868, proveniva da antica famiglia di origine lombarda, insigne per esempi di dottrina, di patriottismo e di valore.
Entrato ben presto nell'Amministrazione delle Belle Arti, partecipò ai lavori di esplorazione nelle Cicladi e a Creta. Nominato ispettore dei Monumenti e degli Scavi in Piemonte e nella Liguria e, poi, Direttore del Museo di Cagliari e sovrintendente alle Opere di antichità e di belle arti della Sardegna, studiò l'enigma dei Nuraghi e acutamente indagò i misteri di quell'antica civiltà.
Apprezzato docente universitario, socio dell'Accademia dei Lincei e di numerosi consessi scientifici italiani e stranieri, membro del Consiglio Superiore delle Belle Arti, Antonio Taramelli non contenne la sua operosità nello studio dell'antica civiltà preistorica, ma, da quella muovendo, giunse alla contemplazione della grandezza di Roma, che nella civiltà assorbì e fuse nel gran crogiuolo della latinità.
A Roma, riportata dal Fascismo alla sua missione universale, Antonio Taramelli consacrò un culto nobile ed assiduo e, col pensiero rivolto a Roma e all'Italia, chiuse la sua laboriosa esistenza, lasciando a noi il fulgido esempio di una vita di studio e di lavoro, sempre protesa verso i più alti ideali [...].
Rivolgiamo alle indimenticabili figure dei Camerati scomparsi il nostro commosso pensiero, e rinnoviamo alle famiglie desolate i sensi del nostro cordoglio".

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 22 maggio 1939