senato.it | archivio storico

SUARDI Gianforte

19 giugno 1854 - 08 aprile 1931 Nominato il 06 ottobre 1919 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio e per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Lombardia

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Luigi Federzoni, Presidente

Prima di cominciare i nostri lavori rievochiamo, onorevoli colleghi, le care figure di coloro che ci abbandonarono durante l'interruzione delle sedute del Senato. [...]
Amato da tutti per la cordiale bontà era il conte Gianforte Suardi, discendente di antica e illustre famiglia bergamasca, nobilissima personalità di gentiluomo, di patriota e di uomo politico. Per parecchi anni e a due riprese sindaco benemerito della sua città, deputato al Parlamento durante otto legislature, sottosegretario di Stato, senatore dal 1919, in ogni ufficio pubblico lasciò traccia durevole della sua alacre e intelligente volontà di bene. Negli anni tempestosi prima della guerra, quando la mancanza di forze politiche organizzate per la difesa dell'ordine sociale e nazionale incoraggiava pericolosamente l'assalto dei partiti sovversivi contro lo Stato, Gianforte Suardi fu uno dei principali promotori dell'alleanza fra costituzionali e cattolici, e auspicò insistentemente, nel 1904, la revoca del non expedit da parte di papa Pio X. Di quegli avvenimenti, i quali ebbero vasta ripercussione nella vita pubblica italiana del tempo, egli stesso riferì felicemente importanti ricordi personali in uno scritto, che resta documento notevole dei fatti narrati, oltre che delle preclare qualità politiche di Gianforte Suardi. [...]
Di questi egregi uomini il Senato serberà lungamente il ricordo e il rimpianto.
DE BONO, ministro delle colonie. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DE BONO, ministro delle colonie. Il Governo si associa al cordoglio del Senato per i senatori scomparsi.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 19 maggio 1931.