senato.it | archivio storico

STOCCO Vincenzo

03 ottobre 1822 - 01 luglio 1893 Nominato il 04 dicembre 1890 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Calabria

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Domenico Farini, Presidente

Signori senatori! Sono dolente di dovere aprire anche questa seduta con ricordi dolorosi, con lugubri parole.
Morirono il 1° di luglio i senatori Nivola Bruni Grimaldi e Vincenzo Stocco. [...]
Vincenzo Stocco, di una famiglia di patriotti, nacque a Feroleto Antico, su quel di Catanzaro, l'anno 1822.
Ascritto, come tutti i suoi, alla numerosa e forte falange dei calabresi che il 1848 ed il 1860 chiarirono pronta agli sbaragli, irremovibile nei liberi intenti, egli emerge in quel novero che fino dalla seconda metà del 1856, volgendo gli animi e la speranza del Piemonte, si profferì ed apparecchiò ad operare quandochessia per mutarla in realtà. Nipote di Francesco, alla cui fama basterebbe l'essere stato valorosissimo fra gli intrepidi mille, non appena la schiera vittoriosa di Garibaldi toccò il continente egli, Vincenzo, fu posto a capo della Provincia di Catanzaro con grado di governatore. Ed in quel tempo in cui nel rovinio di ogni autorità costituita rimanevano integri soltanto il credito e l'autorevolezza personale, rese alla provincia natale importanti servizi tenendola ferma e preparandola all'annessione. E poiché il plebiscito fu effettuato, ridottosi a vita privata, ne lo trassero gli elettori di Nicastro eleggendolo deputato. Nelle quattro legislature in che alla Camera appartenne (9, 10, 11, 12) curò con amore gl'interessi della provincia sua quando non gli parvero discordanti dal maggior bene d'Italia.
Fatto senatore il 4 dicembre 1890 non poté, per gravissima infermità sopravvenutagli, recarsi in quest'Aula a prestare giuramento se non il 28 marzo 1892. Ed ognuno di noi vide con profondo senso di pietà le condizioni pietose sue e ricorda con ammirazione lo sforzo che il tenace volere impose al corpo infralito per compiere codesto dovere.
Da quel giorno, senza pur un istante di tregua, ito sempre più declinando, mancava ai vivi in villa Sisina su quel di Portici.
All'uomo onesto, al patriota che è scomparso il Senato dà tributo di vivissimo cordoglio. (Bene - Benissimo). [...]
CAVALLETTO. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
CAVALLETTO. È dolorosa, è fatale per la costituzione del nostro Senato questa mesta frequenza di commemorazioni d'illustri colleghi che passano di questa vita obbedendo alla legge della natura.
Oggi commemoriamo un chiaro patriota, nel senatore Stocco, un illustre e sommo magistrato nel senatore e ministro Eula; un prefetto che merita tutta la riconoscenza di una provincia che ne conobbe e ne apprezzò i meriti, l'equanimità e la giustizia dell'animo, nel senatore Bruni Grimaldi. [...]
GAGLIARDO. ministro delle finanze. Domando La parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
GAGLIARDO. ministro delle finanze. Signori senatori! Nicola Bruni Grimaldi e Vincenzo Stocco furono due patriotti, i cui nomi sono registrati nel libro d'oro del nostro risorgimento.
A nome del Governo mi unisco alle parole di lode e di cordoglio pronunziate dall'illustre nostro Presidente e dagli oratori che hanno voluto rendere loro quest'ultimo tributo di affetto e di stima. [...]
CALENDA. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
CALENDA. Propongo anch'io che sieno mandate le condoglianze del Senato alle famiglie degli altri due senatori Bruni Grimaldi e Vincenzo Stocco.
PRESIDENTE. Come il Senato ha udito il senatore Calenda dei Tavani propone che siano inviate le condoglianze del Senato anche alle famiglie dei senatori Bruni Grimaldi e Stocco Vincenzo.
Pongo ai voti questa proposta.
Chi l'approva è pregato di alzarsi.
(Approvato).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 7 luglio 1893.