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SENSALES Giuseppe

19 settembre 1831 - 25 maggio 1902 Nominato il 21 novembre 1892 per la categoria 17 - Gli intendenti generali dopo sette anni di esercizio provenienza Sicilia

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Saracco, Presidente

Onorevoli colleghi! Una triste notizia vi reco. Giuseppe Sensales, l'ottimo collega, l'amico di noi tutti, quel Desso che ancora nei passati giorni assisteva con la consueta diligenza alle sedute del Senato, morì qui in Roma, per malattia di cuore, in età di settant'anni compiuti.
Giuseppe Sensales aveva sortito i natali a Palermo, e colà in età di soli sedici anni, incominciò la sua carriera in servizio dello Stato quale volontario nell'Amministrazione centrale di finanze, quindi dell'interno; e già nel 1860 aveva raggiunto il grado di ufficiale di carico nella segreteria di Stato in Palermo, quando a breve andare fu chiamato a prestare servizio presso il Ministero dell'interno. Creato prefetto nel 1873 resse interinalmente la Direzione generale di sicurezza pubblica; fino a che nel 1898 andò a disposizione del Ministero, e collocato poscia a riposo per anzianità di servizio, dopo aver governato la Provincia di Palermo, in momenti difficilissimi per la sicurezza di quella contrada.
Nel corso della sua lunga e sempre onorata carriera, Giuseppe Sensales si acquistò ed ottenne meritata fama di funzionario assennato e prudente, e lasciò dovunque buon nome di sé e delle eccellenti sue qualità di amministratore. Onde meritò, sino dal 1892, di essere elevato alla dignità senatoria, che esercitò con la coscienza più esemplare, altrettanto schiva delle apparenze volgari, quanto si sapeva inspirata ai più puri e nobili sentimenti di indipendenza personale, e di devozione alla patria ed al Re.
Specialmente nell'esercizio delle sue delicate mansioni di direttore generale della pubblica sicurezza, il nostro Sensales si innalzò con passione e con vera intelligenza allo studio dei vasti problemi che interessano la difesa sociale, di soluzione ardua in tutti i tempi, più malagevole ancora nell'ora presente; e fino negli ultimi giorni del viver suo non tralasciò con opportune pubblicazioni, dettate con sapore di lingua, di trattare queste materie con quella perizia e con la giusta visione delle condizioni del paese, che gli veniva universalmente riconosciuta.
Ma quello spirito calmo e modesto non si dorrà, se più di ogni cosa io mi compiaccio ricordare in quest'Aula le virtù private dell'uomo, la dolcezza del carattere, le consuetudini del vivere modesto, la benevolenza nei giudizi, tutte insomma le qualità esimie del cittadino, che gli procacciarono in vita l'estimazione e l'affetto dei colleghi e degli amici numerosissimi.
Le stesse disposizioni testamentarie lasciate da Giuseppe Sensales basterebbero a mettere in luce la delicatezza del suo sentire, ed a mostrare qual uomo egli fosse. Onde io a nome vostro, o colleghi, nel forte rammarico della sua dipartita, mi compiaccio almeno di poter rivolgere alla dolce memoria di Giuseppe Sensales quest'ultimo tributo del comune, affettuoso rimpianto. (Vive approvazioni).
Ha facoltà di parlare il senatore Pasolini.
PASOLINI. Cittadino di Ravenna, sento il dovere di deporre una lacrima, una calda parola di lode e di gratitudine sulla tomba di Giuseppe Sensales che fu prefetto benemerito della mia città e della sua provincia.
Competenza, coscienziosità profonda, lavoro assiduo furono le note caratteristiche della sua amministrazione. Alle cose del paese, al benessere morale ed economico di tutte le classi, il Sensales s'interessava con impegno così cordiale ed attivo, che più che prefetto pareva un nostro concittadino.
Una morte immatura lo ha tolto ora alla patria, lo ha tolto al Parlamento, e nella morte egli ha voluto divenire benefattore di tutte le provincie del Regno che egli aveva amministrato. Al pensiero generoso egli ha saputo trovare la forma più utile e più benefica.
Mi sia lecito di dichiarare in Senato che il nome di Giuseppe Sensales sarà sempre caro, sempre rimpianto e ricordato con riconoscenza perenne nella città ed in tutta la Provincia di Ravenna.
Nato nella lontana Palermo, nessun vincolo personale poteva legarlo alla nostra regione, e il provvido, l'affettuoso pensiero suo di destinare un fondo a perpetuo aiuto dei giovani studiosi della provincia ravennate è e rimarrà novella prova dell'unità morale d'Italia.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il signor ministro dell'interno.
GIOLITTI, ministro dell'interno. Il compianto senatore Sensales ha reso importanti servizi allo Stato sia in alte cariche di amministrazione, sia come amministratore di provincie e il senatore Pasolini ha molto opportunamente ricordato i grandi servizi che egli rese nella Provincia di Ravenna. Fu appunto in vista di questi grandi servizi che lo avevano messo in vista del Governo, che egli fu chiamato alla Direzione generale della pubblica sicurezza dove prestò l'illuminata opera sua in modo che il Governo non potrà mai dimenticare.
Io quindi mi associo di tutto cuore a nome del Ministero al rimpianto del Senato e di quelle provincie che lo ebbero come sapiente e onestissimo amministratore. (Bene).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 6 giugno 1902.