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SECCO Andrea

18 marzo 1835 - 24 dicembre 1889 Nominato il 26 gennaio 1889 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Veneto

Commemorazione

 

Atti parlamentari - Commemorazione
Domenico Farini, Presidente

Signori senatori! il senatore Andrea Secco morì in Solagna presso a Bassano il 24 del passato mese di dicembre. Ricorderò di lui che nacque in Venezia l'anno 1835 e vi esercitò la mercatura fino al 1866 con specchiata illibatezza. Lasciati i traffici e ritornato in Canal di Brenta, di dove era la famiglia sua, fu ivi, per l'indole compassionevole ed affettuosa sortita da natura, il patrono d'ogni bene morale e materiale dei conterranei; i quali, ricambiandolo di amorevole fiducia, lo mandarono loro rappresentante alla Camera dei deputati per tre successive legislature (XI, XII, XIII). Da gran lutto domestico obbligato a più assidua dimora in famiglia, non volendo venir meno ai doveri della politica rappresentanza, ne abbandonò l'onore. Ma non per questo lasciò i pubblici uffici, ché anzi attese con solerzia maggiore ai consigli del comune e della provincia. Nei quali e nei prediletti studi dell'agricoltura e della geologia e nella educazione dei figli mise ogni operosità ed affetto. Era senatore da meno di un anno, e la sanità, in questo frattempo venutagli meno, gli aveva impedito di partecipare ai nostri lavori.
Morì pianto ed amato come quegli che in vita era stato sollecito sempre del pubblico bene.
ZANARDELLI, ministro di grazia e giustizia.Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
ZANARDELLI, ministro di grazia e giustizia.Io ho chiesto la parola unicamente per adempirere il dovere di associarmi a nome del Governo al rimpianto affettuoso ed eloquente che l'onorevole Presidente del Senato ha fatto dei defunti senatori Andrea Secco ed Alfonso Barracco.
Io non potrei certo aggiungere parola che valesse quella eloquentissima di lui; dirò solo che alla Camera dei deputati conobbi per lunghi anni Andrea Secco, che fu modello di rettitudine, di intelligente liberalismo, di zelante adempimento dei propri dover di rappresentante della nazione, tanto che si può dire che l'intera sua regione nativa lo designava a formar parte di questo eccelso Consenso.
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Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 7 febbraio 1890.