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SANDICCHI Pasquale

11 giugno 1868 - 25 aprile 1957 Nominato il 16 novembre 1933 per la categoria 07 - Gli inviati straordinari dopo tre anni di tali funzioni e per la categoria 15 - I consiglieri di Stato dopo cinque anni di funzioni provenienza Calabria

Commemorazione

 

CESARE MERZAGORA, Presidente

[...]
BARBARO. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha la facoltà.
BARBARO. Onorevole signor Presidente, onorevoli senatori, alla fine di aprile, e precisamente il giorno 26 [sic], in Calabria, nella sua diletta Reggio, chiudeva la sua giornata terrena, fatta di fede, di dirittura, di instancabile attività, di studio, di ricerche e di amore per l'umanità e particolarmente per gli umili, S.E. l'ambasciatore Pasquale Sandicchi, senatore del Regno. Compio il preciso e commosso dovere di amico, di ammiratore e, direi anche, quasi di discepolo, di ricordarne brevemente la figura nobilissima!...
Anima naturaliter christiana e quasi francescana, S.E. Sandicchi detestava ogni vacuo orgoglio, ogni inutile orpello, ogni umana bassezza, e badava soprattutto a quanto di bello, di fecondo e di divino è nella vita!..
Laureato nell'ormai celebre nel mondo Università di Venezia (presso la sezione consolare e di economia politica e di diritto), entrò ben presto, per concorso, nella carriera consolare e diplomatica, che percorse lungo tutti i gradi fino all'apice di essa. Ebbe numerosi, importanti incarichi, sia in Italia, sia all'estero, e resse più volte la Legazione di Monaco di Baviera prima e dopo la prima guerra mondiale. Fece parte delle Commissioni per lo studio della riforma delle leggi marittime e consolari, per la Conferenza di diritto internazionale privato nel 1924 e per la Conferenza fra gli Stati succeduti all'ex monarchia austro ungarica, oltre che del Comitato permanente dell'Istituto internazionale dell'agricoltura e di molte altre commissioni internazionali e spesso anche interministeriali, che è superfluo oggi ricordare. Nominato ambasciatore e direttore generale della Direzione generale dei trattati e degli affari con la Santa Sede, ebbe, come è ben saputo, notevolissima parte nella complessa preparazione dei Patti Lateranensi, che dettero un nuovo corso alle relazioni fra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica e che, finalmente, consentirono agli italiani di essere liberamente cattolici ed ai cattolici di essere liberamente italiani!...
Patti di concordia feconda di bene, se sapientemente interpretati ed applicati, come si è dimostrato, in specie durante il primo decennio di attuazione!...
Senatore del Regno svolse vasta, alacre, appassionata opera nel difficile campo legislativo. La complessa figura di Pasquale Sandicchi diplomatico, politico, economista, studioso, mal si presta a facili definizioni, che sarebbero con molta probabilità monche e incomplete.
Bibliofilo insigne, pazientissimo, instancabile, ha creato, profondendo quasi tutti i suoi risparmi e tutte le sue sostanze – libro su libro, come pietra su pietra – la più grande, ricca e feconda biblioteca sulla Calabria e specialmente su Reggio, la splendente città della fatamorgana e della zagara, dei miti e dei fati antichi e nuovi; città che egli amò di infinito, commovente amore filiale!...Giovanni Pascoli ebbe a dire di essa che, se anche vi è distrutta in parte la storia, eterna vi rimane la poesia!...
Vi è da augurarsi che una raccolta di tanta importanza storica e scientifica non si disperda, ma rimanga a perpetuare nei secoli l'opera, la passione ed insieme la memoria dell'insigne e benemerito studioso!...
Il Senatore Pasquale Sandicchi, maestro di vita, di bontà, di sapere, rivolse, in specie negli ultimi anni, le sue cure disinteressate particolarmente ai giovani studiosi, i quali traevano preziosi ammaestramenti anche dal suo carattere adamantino, fermissimo e integerrimo di galantuomo a tutta prova, come difficilmente ne nascono, e dalla sua figura veramente esemplare di cittadino italiano che è senza macchia e che perciò è anche senza paura!...
Morto in assoluta umiltà, dettò con stoicismo commovente financo le poche parole dell'annunzio funebre precisando quasi la data della morte, e non volle che i familiari alle esequie!...
Di Lui si può dire con il grande Carlo Del Croix che nel Decalogo del Fante ebbe a scrivere: «il dovere fu la sua legge e la fede la sua forza e la coscienza il suo premio; il suo cammino fu nella vita e la sua mèta oltre!...».
PRESIDENTE. Il Senato si associa alle nobili parole pronunciate dal senatore Barbaro in memoria dell'onorevole Pasquale Sandicchi.

Senato della Repubblica, Atti parlamentari. Resoconti stenografici, 31 maggio 1957.