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SALUZZO DI MONTEROSSO Cesare

24 giugno 1837 - 29 maggio 1906 Nominato il 26 gennaio 1889 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Piemonte

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tancredi Canonico, Presidente

Signori senatori! Due altri colleghi sono scomparsi dalle nostre file: i senatori Baccelli Augusto e Cesare Saluzzo di Monterosso. [...]
Il senatore Cesare Saluzzo, dell'illustre e nobilissima stirpe dei Conti di Saluzzo, nacque in quella città il 24 giugno 1837 e vi morì il 29 maggio 1906, spegnendosi con lui la linea dei Saluzzo di Monterosso.
Tradizionale era nella sua famiglia, in un con la squisitezza gentile dei modi, il culto delle lettere. Poetessa non volgare, ed assai stimata dai letterati contemporanei, fu la Diodata Saluzzo Roero; e di lei scrisse la biografia il conte Cesare, poeta egli stesso, del quale fu pubblicato un volume di versi. Scrisse pure la biografia del Denina, lo storico; ed altri pregiati lavori diede alle stampe.
La colta società in cui viveva giovò a sviluppare in lui le doti dell'ingegno e l'amore agli studi. La stima universale che seppe così, non cercata, acquistarsi, lo fece eleggere ai più importanti uffici amministrativi.
Sindaco operoso e benemerito della nativa Saluzzo, ne rappresentò il Collegio alla Camera dei deputati per tre legislature.
Fu nominato senatore il 26 gennaio 1889: e nel Parlamento come nelle civiche amministrazioni, portò sempre rettitudine di criterio, integrità di carattere.
Alieno dai partiti, egli cercava e difendeva qual che in ogni cosa gli pareva essere il vero ed il giusto; guardando, non a ciò che potesse piacere a lui, ma a ciò che rispondeva alla propria coscienza.
All'egregio collega il nostro compianto, alla mesta sua famiglia le sentire nostre condoglianze. (Benissimo).
GIOLITTI, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIOLITTI, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Il Governo si associa alle nobili parole dell'illustre Presidente ed al dolore del Senato per la perdita dei due suoi distinti membri Baccelli Augusto e Saluzzo di Monterosso conte Cesare. [...]
Il conte Saluzzo apparteneva alla mia provincia; è stato per molto tempo il rappresentante al Parlamento del collegio di Saluzzo, ed era l'ultimo avanzo di una famiglia che aveva avuto potestà sovrana.
Egli era altamente benemerito della sua città nativa, ed io son certo di interpretare il sentimento di tutta la città di Saluzzo, mandando alla famiglia di lui un enorme saluto e un rimpianto affettuoso. (Bene).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 12 giugno 1906