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ROSSI Giuseppe Antonio

06 giugno 1818 - 18 gennaio 1910 Nominato il 16 novembre 1876 per la categoria 16 - I membri dei Consigli di divisione dopo tre elezioni alla loro presidenza provenienza Calabria

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Manfredi, Presidente

A noi, durante la sospensione delle nostre sedute, i danni ha recati la morte. Abbiamo perduti amatissimi colleghi, i senatori Carnazza Puglisi, Rossi Giuseppe, Ricciuti, Ferrari. [...]
In Catanzaro a 92 anni il 19 gennaio ebbe fine l'intemerata vita del senatore Giuseppe Rossi; tutta scorsa nell'amore della libertà, nella devozione alla patria. Nella prima età cospirò, associato alla "Giovane Italia"; con gl'insorti catanzaresi nel 1848 combatté al Ponte delle Grazie contro le truppe borboniche; onde nella repressione il carcere e l'esilio. Nel 1860, ordinate le milizie cittadine, le condusse a raggiungere Garibaldi al Passo del Calderaro e nel seguente ottobre fu portatore a Napoli del plebiscito di Catanzaro per l'annessione al Regno di Vittorio Emanuele. Bella figura sarebbe stata nel cinquantenario, se, giuntovi prossimo, non si fosse spento. Ma simili stelle non tramontano, e brillerà fra i ricordi il nome del nostro commemorato. Fiorì giovane nel foro; fu lustro dell'Ordine degli avvocati, suo antesignano venerato in Catanzaro, rinomato in tutta Calabria. Tenne lungamente nell'amministrazione locale i maggiori uffici; sindaco sette volte, tredici volte presidente del Consiglio provinciale. Fu l'eletto del collegio di Caulonia per la nona legislatura; e dal novembre 1865 al febbraio 1867 ai lavori della Camera prese parte notevole. Uomo cotanto insigne e benemerito non rimase dimenticato nelle nomine de' senatori decretate il 16 novembre 1876. E fra noi alla dignità corrispose, ed il dovere adempì, finché l'età e la salute non l'impedirono. Le lodi funebri del nostro compianto collega, ne dicono, fra l'altre virtù, l'integrità e la beneficenza. Maneggiatore del pubblico denaro per settant'anni, colmo di lucro da numerosa e ricca clientela, non mise da parte, ma diede a carità; non arricchì, quasi povero egli è morto; tramanda la ricchezza dell'esempio. La nostra si unisca alla cittadina riconoscenza. (Benissimo).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 22 febbraio 1910.