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RONCO Nino

27 novembre 1863 - 12 maggio 1949 Nominato il 30 dicembre 1914 per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Liguria

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Paolo Bonomi, Presidente

(Si leva in piedi e con lui si levano tutti i senatori ed i membri del Governo).
Onorevoli colleghi, ho il dolore di annunziare al Senato la morte, avvenuta alcuni giorni or sono, nella sua Genova, del senatore Nino Ronco.
I colleghi tutti lo ricordano certamente Presidente dell'Assemblea nella sua qualità di decano in occasione della nostra prima convocazione avvenuta l'8 maggio dell'anno scorso.
Egli allora rappresentava degnamente il tratto d'unione fra la vecchia generazione che si era mantenuta pura dai contatti col fascismo e la nuova generazione cresciuta nella attesa dei nuovi tempi. Egli era in quel momento un simbolo e anche un monito contro gli oblii troppo facili e le debolezze troppo frequenti.
Di lui è necessario ricordare la sua duplice passione: la passione per gli studi tecnici, che lo portò, attraverso pubblicazioni pregevoli, alla Cattedra di idraulica e di macchine idrauliche nell'istituto superiore di ingegneria di Genova; e la passione per la cosa pubblica, che lo portò a sedere, per la fiducia e la stima dei suoi concittadini, nei Consigli comunali di Genova e di Sampierdarena, della cui ultima città, allora distaccata ed autonoma, fu a lungo sindaco operoso ed amato.
Ma la sua notorietà è sopratutto dovuta allo zelo, all'abnegazione e all'intelligenza spesi nel periodo in cui fu Presidente del Consorzio del porto di Genova, cioè dal 1909 al 1922: tale periodo coincise con i più rapidi incrementi del traffico portuale (dai 4 milioni e mezzo di tonnellate di movimento nel 1903 si passò ai 7 milioni nel 1911). Fece apprestare moli, fece innalzare gru, fece compiere raccordi e coordinamenti ferroviari, sì da far conseguire al porto di Genova il primato nel Mediterraneo.
Io credo di interpretare il sentimento del Senato elevando il nostro commosso saluto alla sua memoria ed inviando alla famiglia e alla sua Genova, che universalmente ne pianse la morte, le nostre vive e schiette condoglianze.

Senato della Repubblica, Atti parlamentari. Resoconti stenografici,17 maggio 1949.