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ROLANDI Girolamo

11 marzo 1827 - 12 dicembre 1899 Nominato il 10 ottobre 1892 per la categoria 14 - Gli ufficiali generali di terra e di mare. Tuttavia i maggiori generali e i contrammiragli dovranno avere da cinque anni quel grado in attività provenienza Liguria

Commemorazione

 

Atti parlamentari - Commemorazioni
Giuseppe Saracco, Presidente

Onorevoli colleghi!
Due nuovi lutti per il Senato, tra i molti che si succedono da alcun tempo in qua con tale frequenza, che addolora ed impensierisce oltre l'usato, fin coloro che per la grave età pensano serenamente e non temono l'ultimo giorno.
Ieri Enrico Fano in Milano, oggi stesso il commendatore Girolamo Rolandi, qui in Roma, ci furono improvvisamente rapiti da morte.
Ond'io non sono in grado di parlare degnamente dell'uno e dell'altro, siccome avrei desiderato di fare, se il tempo lo avesse consentito.
[...]
Il barone Rolandi Gerolamo era nato in Albenga il 13 marzo 1827 e pareva destinato a rimanere più lungamente in vita, tanto sopportava la sua vecchiaia in buone condizioni di salute, quando venne a mancare in questa Roma, senzaché molti di noi avessero sentore del morbo che lo trasse alla tomba.
Poco saprei dire di Gerolamo Rolandi, ma quando avrò ricordato che fu un prode soldato, combattente in Crimea, poi sui campi di Lombardia nel 1849 e nel 1859, e fregiato perciò di tutte le medaglie commemorative di quelle gloriose campagne, né avrò detto, io credo, abbastanza, perché si sappia che colla morte del barone Rolandi la patria ha perduto uno dei migliori suoi figli, noi, compagni suoi, un degno e valoroso collega. A chi desiderasse saperne di più, posso anche soggiungere, che allievo, fino dal 1842, nell'Accademia militare di Torino, passò per tutti i gradi della milizia fino a quello di tenente generale che gli fu conferito nel 1884, indi di ispettore generale nell'arma di artiglieria nel 1889, che tenne con lode fino al settembre 1892, allorché fu collocato in posizione ausiliaria.
Il barone Rolandi fu anche chiamato a rappresentare il collegio di Albenga nella legislatura 16a e 17a, e nell'ottobre 1892 fu elevato alla dignità di senatore.
Egli era, e fu sempre uno dei nostri più amati compagni, per la modestia e la dolcezza dei modi, che lo facevano caro a quanti il conobbero e perciò lo amarono. Onore adunque alla memoria del valoroso soldato, onore alla memoria del collega eccellente! (Vive approvazioni).
BONASI, ministro di grazie e giustizia.Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
BONASI, ministro di grazie e giustizia.Il Governo non può non associarsi al dolore vivissimo di cui è pieno il Senato per la perdita di questi suoi insigni ed amati colleghi quali erano l'avvocato Fano e il generale Rolandi.
Essi appartennero a quella nobile schiera di uomini, le cui fila dolorosamente vanno ogni dì più diradando, ma al cui completo sacrificio gli italiani debbono se oggi hanno una patria. (Bene, approvazioni vivissime).
I loro nomi vanno perciò segnalati alla riconoscenza del paese, e debbono essere ricordati perché dalle opere loro le nuove generazioni prendano esempio ed ispirazione per rendersi degne di quei benefizi dovuti al loro sacrificio e per raggiungere quell'alto ideale di una patria grande e rispettata che fu meta della intera loro vita. (Benissimo, approvazioni generali).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 12 dicembre 1899.