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ROCCO Alfredo

09 settembre 1875 - 28 agosto 1935 Nominato il 01 marzo 1934 per la categoria 02 - Il presidente della Camera dei deputati e per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio e per la categoria 04 - I ministri di Stato e per la categoria 05 - I ministri segretari di Stato provenienza Campania

Commemorazione

 

Luigi Federzoni, presidente

"PRESIDENTE. Numerose e gravissime perdite hanno contristato negli ultimi mesi la nostra Assemblea. [...]

E anche Alfredo Rocco abbiamo perduto, pochissimi mesi dopo la sua venuta fra noi, per la quale avevamo sperato che il Senato potesse contare sul nuovo dovizioso apporto di sapienza legislativa e di esperienza politica che il grande giurista e vero uomo di Stato, che egli fu, avrebbe dovuto dargli. Nessuna fine è stata più sconfortante dello struggimento lento, progressivo, fatale e consapevole della persona fisica del nostro caro camerata: forza fra le più pure e sicure del Regime, la quale cominciò a languire a poco a poco ogni giorno più, fino a spegnersi desolatamente, quando l'età ancora vigorosa sembrava promettere altre feconde espressioni della sua individualità di pensatore e di uomo di combattimento. Basterebbe l'opera scientifica ad assicurare ad Alfredo Rocco un posto elevato nella estimazione nostra e degli studiosi futuri. Non vi fu, possiamo dire, campo del diritto nel quale egli non segnasse l'impronta del suo ingegno profondamente nutrito di dottrina e ansioso di innovare. Ma il legislatore superò il maestro; o, meglio, trovò nella formazione intellettuale di questo l'alimento per l'inspirazione e le direttive ideali dell'opera propria. Certo, in tutto quanto Alfredo Rocco scrisse, propugnò e fece in vent'anni di propaganda nazionalista e di azione fascista si osserva un'unità stretta e coerente con l'indirizzo del suo pensiero teoretico, soprattutto in materia di diritto pubblico e di problemi economici e sociali. Perciò lo straordinario, vastissimo contributo che egli ha portato alla sistemazione giuridica del Regime, e che rimarrà come un monumento alla sua memoria, mostra il suggello della sua concezione personale, dalla quale è naturalmente e maturamente scaturito. Sarebbe stato impossibile trovare, al genio politico di Mussolini, un interprete giuridico più perspicace né più schietto. La grandiosa opera che si conchiuse con la pubblicazione dei nuovi codici penale e di procedura penale, onora l'Italia e il Fascismo. Alfredo Rocco è nome affidato per sempre alla storia di questa epoca che si chiamerà di Mussolini e del Fascismo; ma i vecchi compagni, che conobbero e amarono, durante i cimenti della vigilia, la bontà e la fede intrepida di lui, considerano quanto egli avrebbe ancora potuto fare e dare, e rimpiangono la sua sparizione con inconsolabile mestizia.
DE VECCHI DI VAL CISMON, ministro della educazione nazionale. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DE VECCHI DI VAL CISMON, ministro della educazione nazionale. Il Governo si associa alle nobili parole pronunciate dal Presidente di questa Assemblea in memoria [...] e degli insigni senatori defunti".

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 10 dicembre 1935.