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RIDOLFI Cosimo

20 novembre 1794 - 05 marzo 1865 Nominato il 23 marzo 1860 per la categoria 05 - I ministri segretari di Stato e per la categoria 20 - Coloro che con servizi o meriti eminenti avranno illustrata la Patria e per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Toscana

Commemorazione

 

Giuseppe Manno, Presidente
Signori Senatori;

sempre che mi toccò il melanconico officio di accompagnare col vostro il mio cordoglio nello spegnersi d'illustri vite in questo onorando collegio, fu mio desiderio vivissimo, che quelle parole fossero le ultime da me pronunziate in uguale argomento. Avviene però contro al voto, che di novella perdita, da noi tutti altamente sentita, debba io lasciar oggi rimembranza nei nostri pubblici atti, deplorando la morte improvvisa di quel marchese Cosimo Ridolfi, che le più felici e note condizioni di splendida vita e di utili studi raccomandavano già a fama Europea, e che le opere sue zelanti per l'italico riscatto collocarono giustamente nel novero dei principali e più accreditati suoi indirizzatori.
Basti il ricordare a tal uopo, che il Ridolfi, già Ministro presso al R. Commissario Boncompagni, prima della pace di Villafranca, ebbe quindi dopo di essa comune cogli altri Ministri il Governo Sovrano della Toscana; dirigendovi gli affari stranieri e la pubblica istruzione, ed impegnando in sì elevata missione tutto il valore del suo nobile ingegno, già da lui dapprima illustrato negli studi suoi prediletti di scienze economiche e di agronomia.

A malgrado della salute degradata da sì costanti fatiche, noi dovevamo nutrire fiducia ragionevole, ch'egli potesse d'or innanzi cooperare più assiduamente anche ai nostri lavori. Il desiderio mal riescito convertesi però oggi in compianto.
Voglia Iddio, quando chiama a sé i migliori, concedere almeno, che il chiaro esempio valga al continuarsi di opere uguali; che il senno italiano passi, eredità privilegiata e durevole, dallo scemantesi al subentrante Senato; e che associando l'Italia in ragionate proporzioni, la gravità e il brio, la costanza e l'impeto, lo studio e lo slancio, la fermezza e l'animosità, che formano qualche volta caratteri distinti, ma conciliabili, delle separate sue regioni, cospirino tutte faustamente a svolgere e ad accelerare il destino suo imperituro! (Bravo).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 8 marzo 1865.