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RAJNA Pio

08 luglio 1847 - 25 novembre 1930 Nominato il 16 ottobre 1922 per la categoria 18 - I membri della Regia accademia delle scienze dopo sette anni di nomina provenienza Lombardia

Commemorazione

 

Atti parlamentari - Commemorazione.
Luigi Federzoni, Presidente

Numerose e gravi perdite hanno dolorosamente tolto all'Assemblea, durante la lunga interruzione dei suoi lavori, molti uomini che l'onoravano con la sapienza politica, col prestigio della cultura e con la devozione alla patria. Ricordare i loro nomi e le loro benemerenze, non è, per noi, ossequio a una consuetudine formale, bensì debito di affettuosa riconoscenza.
Taluni dei colleghi scomparsi trovarono in quest'Aula degno compimento di lunghe e fortunose carriere parlamentari. [...]
A questi nomi di colleghi che erano saliti ad alta rinomanza nel campo delle scienze mediche dobbiamo malauguratamente accompagnare quelli di altri che, in mezzo a noi, rappresentavano l'eccellenza conquistata negli studi letterari e filologici: [...] Pio Rajna. [...]
Salutiamo in Pio Rajna l'ultimo dei grandi maestri del metodo storico, che nella seconda metà dell'Ottocento dettero impulso al rinnovamento delle discipline filologiche. Nato in Sondrio nel 1847, questo buon patriarca della filologia italiana, dopo aver indirizzato austeramente tre generazioni di studiosi all'esplorazione degli archivi, ai problemi della lingua, all'analisi dei testi, ci ha lasciati affidando la propria fama a un ricco patrimonio bibliografico, in mezzo al quale due opere poderose indubbiamente son destinate a non perire: Le fonti dell'Orlando Furioso e Le origini dell'epopea francese.Ma noi ricordiamo sopra tutto i belli e meditati discorsi pronunciati da Pio Rajna in quest'Aula. Durante gli otto anni della sua appartenenza al Senato, non vi fu, si può dire, dibattito relativo a questioni di alta cultura, in cui egli non intervenisse con ammirata competenza, sostenendo fortemente ogni più elevato interesse della scienza e della scuola. [...]
Alla memoria di coloro che la morte ci ha rapiti rivolgiamo, onorevoli colleghi, il nostro pensiero di mesto e reverente rimpianto.
MUSSOLINI, capo del Governo, primo ministro. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MUSSOLINI, capo del Governo, primo ministro. Il Governo si associa alle nobili parole commemorative pronunciate dal Presidente dell'Assemblea.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 9 dicembre 1930.