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POTENZIANI Giovanni

08 novembre 1850 - 19 marzo 1899 Nominato il 04 dicembre 1890 per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Emilia-Romagna

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Saracco, Presidente

Signori senatori! Un altro lutto per il Senato. Il principe Giovanni Potenziani, uno fra i più giovani dei colleghi nostri, morì nel giorno di ieri in questa Roma, colpito da crudele malattia, che lo trasse in brevi giorni al sepolcro. Egli era nato a Bologna il dì 8 novembre 1850, ed era ascritto per censo all'albo dei senatori a partire dal 4 dicembre 1890, quando cioè di pochi giorni appena aveva varcata l'età richiesta dallo Statuto del Regno per entrare a far parte del Senato.
Il principe Potenziani soleva partecipare con qualche alacrità ai lavori parlamentari, ma preferì occupare la miglior parte del suo tempo nello studio delle questioni che interessano principalmente l'agricoltura, della quale si rese specialmente benemerito, perché, a differenza di quei molti che vivono lontani dalle loro terre e sdegnano la vita dei campi, il principe Potenziani si recava ad onore di vegliare personalmente al miglioramento delle vaste sue tenute, invogliando gli altri col nobile esempio, che è sempre la scuola più proficua d'ogni altra, a coltivare la terra coi sistemi più accreditati dalla scienza agronomica moderna.
Il mandamento di Rieti lo ebbe a suo rappresentante nel Consiglio provinciale di Perugia, e piace singolarmente rammentare, che fu chiamato nel 1890 a presiedere, e diresse con singolare competenza, i lavori dei Consigli agrari dell'Umbria, riuniti in congresso a Perugia, i quali si occuparono con grande amore degl'interessi agricoli di quella vasta regione.
Certo, se fosse vissuto lunghi anni ancora, come si aveva ragione di credere e di sperare, il principe Giovanni Potenziani poteva rendere segnalati sevizi alla patria, e particolarmente alla causa dell'agricoltura, che gli stava precipuamente a cuore; ma doveva sgraziatamente veder troncata la sua vita nel meglio dell'età, lasciando nel lutto la famiglia, gli amici ed i colleghi, che stimavano in lui l'uomo di cuore, il gentiluomo di campagna, che sapeva essere ed era ad un tempo, il perfetto cavaliere di società. Che la terra sia leggera al compianto collega! (Bene).
BACCELLI, ministro della pubblica istruzione. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
BACCELLI, ministro della pubblica istruzione. In nome del Governo mi unisco al sincero e amoroso rimpianto che l'illustre Presidente fece del senatore Potenziani.
Il fatto che la nobile vita di un uomo, la cui virtù superava la nobiltà del casato, sia troncata nel fiore, è sempre un lutto.
Io penso che quanti hanno conosciuto il principe Potenziani, senatore del Regno, siano addolorati da così funesto avvenimento. (Bene).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 20 marzo 1899.