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PLACIDO Pasquale

14 aprile 1838 - 21 marzo 1927 Nominato il 04 aprile 1909 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Campania

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente

Onorevoli colleghi. Molti e gravi lutti ci hanno colpito nel lungo intervallo dei nostri lavori. [...]
Il 21 marzo moriva in Napoli l'avv. Pasquale Placido, ch'era nato colà il 14 aprile 1838: di umili origini, dalle quali traea motivo di giusto orgoglio, aveva saputo per virtù di ingegno, di volontà e di lavoro, elevarsi ad un posto eminente. Amantissimo degli studi, divenne ben presto padrone delle lingue e delle letterature classiche, e giovanetto ancora, mentre attendeva agli studi di giurisprudenza, attirò su di sé l'attenzione dei dotti con la pubblicazione ed il commento di notevoli documenti greci esistenti nell'Archivio di Stato in Napoli, cui fu addetto per un decennio. Conseguita nel 1863 la laurea in giurisprudenza, si dedicò con fervore e passione all'avvocatura, specialmente nel campo penale, e seppe emergere per la poderosa facondia ed il serrato acume delle argomentazioni, segnalandosi in processi rimasti memorabili, sì da acquistare larga fama anche fuori della curia napoletana.
I suoi concittadini, che avevano preso presto a stimarlo ed amarlo non solo per il suo indiscusso ed ammirato valore di avvocato principe, ma anche per il suo interessamento alla pubblica cosa e per la sua benefica attività, lo inviarono al Parlamento nel 1882 ed egli restò alla Camera ininterrottamente fino al 1909, rappresentando il 3° collegio di Napoli nelle legislature 15ª, 16ª e 17ª, e l'11° collegio nelle successive fino alle 22ª. Né venne meno alla fiducia dei suoi concittadini, giacché per la sua competenza in questioni giuridiche ed amministrative, seppe acquistarsi autorità e stima fra i colleghi e si occupò, con particolare e prevalente amore, del bene della sua città per la quale sempre strenuamente combatté, con numerosi discorsi, interpellanze ed interrogazioni: valga il ricordo dell'opera da lui svolta per il risanamento, per il porto, per l'acquedotto e per le opere pie napoletane. Fu anche membro d'importanti commissioni e della Giunta del bilancio.
Ritiratosi volontariamente dalla lotta elettorale nel 1909, fu, a riconoscimento dei suoi notevoli meriti, nominato senatore il 4 aprile dello stesso anno. Anche quest'Aula ha udito spesso la sua voce, se pure alquanto affievolita dall'età e dagli acciacchi: anche fra noi egli ha partecipato a numerose discussioni, fra cui merita speciale ricordo quella sulla sistemazione idrica della regione vesuviana.
Pasquale Placido, per aver appartenuto ben nove lustri alle due Camere, era uno dei decani del Parlamento ed anche in questo campo bene meritò del paese.
Ebbe egli altresì cuore non meno eletto che l'ingegno e, vero modello di virtù famigliari e civiche, dette opera attiva e proficua a istituzioni benefiche, specialmente alla Pia Casa Ravaschieri di cui fu per molti anni sagace e diligentissimo presidente. Fu anche elevato a importanti cariche nel comune e nei maggiori Sodalizi locali.
Alla sua nobile, cara, memoria vada il nostro mesto affettuoso pensiero, alla desolata famiglia, vada l'espressione del nostro vivo dolore. (Bene).
FEDERZONI, ministro delle colonie. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FEDERZONI, ministro delle colonie. Il Governo aggiunge una sua parola di reverente compianto alla celebrazione dei senatori defunti, nobilmente fatta dall'illustre Presidente di questa Assemblea. Di così alto elogio erano degne le loro benemerenze, o che fossero acquistate nel campo delle pubbliche amministrazioni, e in una lunga e onorata carriera parlamentare, come per parte dei senatori [...] Placido; [...]
Tutti questi uomini insigni lasciano un ricco retaggio di affetti e di esempi. La nazione lo raccoglie e lo saprà degnamente custodire. (Vive approvazioni - Applausi).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 28 marzo 1927.