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PINELLI Tullio

30 aprile 1830 - 14 luglio 1917 Nominato il 25 ottobre 1896 per la categoria 09 - I primi presidenti dei Magistrati di appello provenienza Piemonte

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Presidente, Giuseppe Manfredi e poi Vicepresidente, Pietro Blaserna.

Onorevoli colleghi! Abbiamo la notizia di un nuovo lutto. È morto ieri in Torino il senatore conte Tullio Pinelli che vi era nato il 30 aprile 1830. Figlio di magistrato illustre, che fu pur esso senatore, laureatosi in legge nel 1862, vestì egualmente la toga e salì sino alle superiori cariche giudiziarie. Sedeva presidente della Corte di cassazione di Torino, quando giunse all'età del collocamento a riposo. In Senato entrò per nomina del 25 ottobre 1896; ma gli obblighi della magistratura e da ultimo le condizioni di salute, lo impedirono di esservi frequente. Egli godé stima ed affetto e del suo nome rimarrà onorato ricordo. (Benissimo).
DALLOLIO ALFREDO, ministro delle armi e munizioni. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DALLOLIO ALFREDO, ministro delle armi e munizioni. Il Governo si associa alle nobili parole pronunciate dall'illustre Presidente del Senato.
FERRERO DI CAMBIANO. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FERRERO DI CAMBIANO. Dolorosamente impressionato dalla notizia, che or ricevo, della morte dell'ottimo senatore conte Pinelli, ho chiesto di parlare per unire a quella dell'illustre nostro Presidente la mia parola di cordoglio e di rimpianto per la perdita sua, di cui si duole il Senato. Portava un nome degnissimo e vi accrebbe lustro.
Magistrato integerrimo, operoso, sapiente, egli salì ai più alti gradi della magistratura, che lo tenne in altissimo onore; e altamente lo estimava la sua Torino. Vada il mio mesto saluto come tributo di omaggio alla sua eletta memoria, e come segno di quella stima profonda e di quella affettuosa devozione che per lui nutrivo, e che egli benevolmente mi ricambiava.
Io propongo che si mandino alla famiglia le condoglianze del Senato. (Benissimo).
PRESIDENTE. Sarà adempito al desiderio espresso dal senatore Ferrero di Cambiano.

Senato del Regno, Atti Parlamentari. Discussioni, 15 luglio 1917.