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PIANIGIANI Pietro Ottorino

04 marzo 1845 - 07 ottobre 1926 Nominato il 06 ottobre 1919 per la categoria 08 - I primi presidenti e presidenti del Magistrato di cassazione e della Camera dei conti provenienza Toscana

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente

Onorevoli senatori,
Rivolgiamo ora un saluto reverente agli amati colleghi perduti durante la lunga sosta delle nostre sedute. [...]
Il 7 ottobre spegnevasi a Settignano, presso Firenze, l'avvocato Pietro Ottorino Pianigiani, che tanto onore ha recato non solo alla scienza del giure ed alla magistratura, ma anche alle patrie lettere. In Siena egli aveva avuto i natali il 4 marzo 1845 e in quell'Università si laureò in legge a 20 anni, dopo aver fin da bambino rivelato vivida intelligenza e grande amore agli studi. Tre anni dopo iniziò la carriera giudiziaria, e vi percorse con plauso tutti i gradi: nel 1901 era consigliere di cassazione, nel 1907 primo Presidente della Corte d'appello di Catania, dov'ebbe a stringere fraterna amicizia con il poeta Mario Rapisardi, cui lo accomunava il grande amore per gli studi letterari e filologici. Nel 1917 fu nominato primo Presidente della Corte di cassazione di Firenze, carica che tenne con altissima dignità fino al 1920, quando, colpito dai limiti di età, dovette lasciarla, ancor florido di corpo e pronto di mente, fra l'universale rammarico della curia fiorentina e della magistratura italiana. Giacché Pietro Ottorino Pianigiani fu un magistrato circondato da grandissimo prestigio per la fermezza del carattere, per la integrità della vita, per la serenità del pensiero e per il senso quasi religioso ch'egli sempre recò nell'amministrare la giustizia; ch'è uno dei compiti più alti che possa esser affidato a uomini in confronto di altri uomini. La profondità della dottrina e il grande acume giuridico gli avevan permesso di dar soluzioni nuove e di fondare una nuova giurisprudenza su alcune gravi dibattute questioni, specialmente in diritto ecclesiastico.
Ma vero spirito di umanista, Pietro Ottorino Pianigiani esplicò opera feconda anche nel campo della filologia, sopratutto con il Vocabolario etimologico della linguaitaliana che accanto a quello dello Zambaldi è l'unico lavoro del genere che vanti la nostra letteratura, ed è frutto di grande dottrina e di pazienti ricerche. Egli non cessò mai di occuparsi di tale materia e proprio quest'anno aveva pubblicato una pregevole appendice. egli lascia anche un lavoro geniale sull'origine dei nomi propri italiani.
Il 6 ottobre 1919, in riconoscimento dei suoi meriti di magistrato e di scrittore, egli fu nominato senatore e partecipò sempre con diligenza ai nostri lavori; fu anche membro della Commissione d'accusa dell'Alta Corte. La sua bontà e cortesia, la sua cordialità franca ed aperta lo resero a noi tutti carissimo.
Il Senato rivolge al caro collega scomparso un mestissimo saluto, mentre invia alla desolata famiglia l'espressione delle sue profonde condoglianze. (Bene). [...]
FEDELE, ministro della pubblica istruzione. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FEDELE, ministro della pubblica istruzione. In nome del Governo, mi associo alle parole di cordoglio dette dal Presidente dell'Assemblea per la perdita dei senatori che egli ha commemorato. Ciascuno di essi nei vari campi ove svolse la propria opera, o in quello della scienza e delle lettere, come i senatori [...] o nel campo dell'attività pratica ed amministrativa come i senatori [...] o nel campo della politica come i senatori [...] Il Governo nazionale, interprete del sentimento di riconoscenza del popolo italiano, si inchina alla loro memoria (Approvazioni).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 16 novembre 1926.