PERSICO Angelo
02 novembre 1853 - 26 dicembre 1924 Nominato il 03 ottobre 1920 per la categoria 09 - I primi presidenti dei Magistrati di appello provenienza PiemonteCommemorazione
Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente
Onorevoli colleghi. Altri lutti dolorosi ci hanno purtroppo colpito nel non lungo intervallo dei nostri lavori. [...]
Il 26 dicembre 1924, spirava improvvisamente in Roma l'avvocato Angelo Persico. La sua fulminea scomparsa ci riempie ancora l'animo di angoscioso stupore, giacché poche ore prima si era trattenuto, sereno e gioviale come sempre, in mezzo a noi.
Nato di cospicua famiglia in Torino il 2 novembre 1853, a 21 anni si laureava in giurisprudenza in quell'Ateneo e due anni dopo iniziava la carriera giudiziaria in cui doveva percorrere sì splendido cammino. Nel 1895 consigliere di Corte d'appello, nel 1907 consigliere della Suprema corte di cassazione di Roma, promosso nel 1914 primo presidente della Corte d'appello di Lucca, due anni dopo tornò a Roma, presidente della sezione Civile della Cassazione.
Primo presidente della Corte d'appello di Roma nel 1919, venne nel 1922 nominato primo presidente di Cassazione, nel qual grado, raggiunto dai limiti di età, chiuse recentemente la sua luminosa carriera.
Nella magistratura italiana Angelo Persico per la sua altezza d'ingegno e di sapere come per le sue virtù personali, ha lasciato un ricordo che non tanto presto si dissiperà. Studioso profondo delle discipline giuridiche, sovratutto di diritto privato, contribuì notevolmente alla soluzione d'importanti questioni; membro autorevole di numerose commissioni, presiedette recentemente con impareggiabile zelo e competenza la Commissione per la riforma del Codice della marina mercantile.
Uomo di carattere altamente indipendente ed austero, unito a rara squisitezza e signorilità di tratto, fu modello di virtù civili e famigliari e la sua nobile figura resterà indelebile nei nostri cuori.
Il 3 ottobre 1920, a riconoscimento dei suoi meriti insigni, venne nominato senatore e partecipò sempre con esemplare assiduità ai nostri lavori: non va dimenticata, fra l'altro, l'opera sua, nella passata legislatura e nella presente, quale relatore di un importante disegno di legge per riforma alla legislazione marittima, cui portò il grande contributo della sua dottrina e della sua esperienza. La fiducia del Senato lo chiamò anche a far parte della Commissione d'istruzione dell'Alta Corte di giustizia, cui dette attiva e apprezzatissima opera.
Vada ad Angelo Persico, al collega carissimo, al cittadino esemplare, che tutta la sua vita dedicò all'adempimento del dovere, vada il nostro mesto reverente saluto: alla famiglia a lui dilettissima e così crudelmente orbata, vada l'espressione del nostro più vivo sincero cordoglio. (Bene). [...]
FEDERZONI, ministro dell'interno. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FEDERZONI, ministro dell'interno. Alle parole nobilmente dette dall'illustre Presidente di questa Assemblea il Governo desidera aggiungere l'espressione del suo fervido compianto per la perdita dei senatori Persico,
[...]
i quali tutti, nell'esercizio dei più alti uffici pubblici, nell'attività svolta in Parlamento, nell'acquisto delle maggiori benemerenze civili, lasciarono traccia luminosa e ricordo meritorio dell'opera data per la patria. (Bene).
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni,20 gennaio 1925.