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PELLOUX Leone

15 ottobre 1837 - 30 luglio 1907 Nominato il 25 ottobre 1896 per la categoria 14 - Gli ufficiali generali di terra e di mare. Tuttavia i maggiori generali e i contrammiragli dovranno avere da cinque anni quel grado in attività provenienza Estero

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tancredi Canonico, Presidente

Signori senatori! È legge fatale che ogni ripresa dei nostri lavori incominci con una nota dolente.
Il senatore Leone Pelloux, che pochi giorni prima avevamo ancora veduto fra noi robusto e fiorente, esalò l'ultimo respiro a Torino il 30 luglio 1907.
Nato a La Roche (Faucigny) in Savoia il 15 ottobre 1837, si dedicò, giovanetto ancora, alla carriera delle armi, della quale percorse splendidamente tutti i gradi fino a quello di tenente generale. Si distinse singolarmente nelle campagne del 1859, 1860, 1861 e 1866. Valente ufficiale d'artiglieria, la saggia sua energia ed il coraggio mostrati nel dirigere la costruzione di una batteria ed il fuoco di essa nell'assedio di Ancona gli valsero la medaglia d'argento al valor militare; e la mirabile sua condotta all'assedio di Gaeta gli procurò le insegne di cavaliere dell'Ordine militare di Savoia. Fu comandante di vari corpi d'Armata; ed il 25 ottobre 1896 venne chiamato a far parte della Camera vitalizia.
Carattere di soldato, sobrio di parole, gentile di modi, era una di quelle figure che si veggono sempre con piacere, ed era amato da tutti.
L'affetto che portavamo per lui ed il nostro sincero rimpianto possano in parte lenire il dolore dell'egregio suo fratello, decoro anch'esso del Senato e benemerito per importanti servizi resi al paese. (Bene).
PRESIDENTE. L'onorevole ministro della guerra Ha facoltà di parlare.
VIGANÒ, ministro della guerra.L'illustre nostro Presidente ha fatto degne commemorazioni dei senatori generali Giuseppe Mirri e Leone Pelloux [...]
Mi consenta il Senato di ricordare [...] che il generale Leone Pelloux fu mio valente ed amoroso maestro sin da quando, qualche anno dopo il '60, divenni ufficiale di artiglieria; [...] Con l'animo profondamente commosso per questo ricordo mando la memoria di quei tre uomini illustri un riverente saluto. (Bene).
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'onorevole De Sonnaz.
DE SONNAZ. Ho chiesto la parola per unirmi alla commemorazione del rimpianto collega senatore generale Leone Pelloux.
Negli ultimi tempi avevo imparato a molto apprezzare le sue belle doti di cuore, di mente e di carattere, e qui nelle sale del Senato ed a Torino quando nel 1906 insieme si prendeva parte alla patriottica commemorazione dell'assedio del 1706.
Il generale Leone Pelloux aveva sempre mente serena e carattere allegro.
L'ultima volta che l'ho visto nel luglio scorso mi aveva dato appuntamento in novembre a Roma al Senato. Ho lasciato ad altri di parlare della sua bella carriera militare, ma ho tenuto anche ad unirmi alla sua commemorazione, come originari della stessa contrada, cioè del paese che ha dato nella storia il casato ai nostri re. [...]
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il senatore Tournon.
TOURNON. Antico compagno di scuola del tenente generale Leone Pelloux, col quale poi percorremmo insieme per lunga via la nostra carriera militare, lasciando quasi contemporaneamente il servizio attivo, non so esprimere l'ambascia dell'animo mio quando sparì dalla scena del mondo questo egregio mio collega ed amico.
Concedetemi, illustri colleghi, che qui tra voi, io esprima questi sensi di intenso dolore per la perdita dell'amico carissimo, associandomi alle nobilissime parole che dissero di lui il nostro illustre Presidente, il presidente del Consiglio dei ministri e l'onorevole ministro della guerra. [...]
RACAGNI. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
RACAGNI. Mi associo con tutto l'animo alla commemorazione fatta dal nostro illustre Presidente, del carissimo amico generale Pelloux. [...] Esprimo al Senato il mio vivissimo dolore per la perdita di questi colleghi eminenti.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 5 dicembre 1907.