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PAULUCCI DI CALBOLI Raniero

15 marzo 1861 - 12 febbraio 1931 Nominato il 16 ottobre 1922 per la categoria 06 - Gli ambasciatori provenienza Lazio

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Luigi Federzoni, Presidente

Prima di riprendere le nostre discussioni, rivolgiamo il pensiero ai compianti colleghi, che insieme con Tommaso Tittoni ci hanno lasciato durante l'interruzione dei lavori dell'Assemblea. [...]
Non meno fiero e convinto militante della causa fascista fu Ranieri Paulucci di Calboli, dell'antichissima famiglia romagnola, omonimo di quel suo lontano proavo che Dante lodava nel XIV del Purgatorio e del quale diceva non aver trovato discendenti degni nel suo sangue:
nullo.
Fatto s'è reda poi del suo valore.
Ma l'ornato e squisito ingegno, il culto dei buoni studi, il sentimento generoso della pietà umana, la devozione illimitata alla patria rinverdirono il vetusto vanto della famiglia nel nome del nostro Ranieri Paulucci di Calboli, scrittore, diplomatico, parlamentare, gentiluomo di rare virtù: e più ancora la stirpe di lui salì a vera fulgida gloria per il sublime sacrificio del giovinetto eroe, l'anima purissima del quale fu la creazione più bella di quel gran cuore di padre e di italiano, l'orgoglio massimo e il tormento cocente dei suoi ultimi anni. Conoscendo intimamente Ranieri Paulucci di Calboli, si intendeva bene quale fosse stata la formazione spirituale del suo Fulcieri, una delle più ammirabili, perfette figure di soldati e di martiri (la parola non eccede il vero) che abbiano nobilitato l'Italia nel sanguinoso cimento; come accostando Fulcieri si intravvedeva chiaramente l'influsso edificante di quel magistero paterno di fede, di abnegazione, di religiosa dedizione alle supreme idealità. [...]
MUSSOLINI, capo del Governo. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MUSSOLINI, capo del Governo. Il Governo si associa alle nobili parole di rimpianto pronunziate dal Presidente della vostra Assemblea.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 17 marzo 1931.