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PASTORE Giuseppe

03 aprile 1800 - 01 aprile 1878 Nominato il 16 novembre 1862 per la categoria 14 - Gli ufficiali generali di terra e di mare. Tuttavia i maggiori generali e i contrammiragli dovranno avere da cinque anni quel grado in attività provenienza Piemonte

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Sebastiano Tecchio, Presidente

Prego i signori senatori a ripigliare il loro posto per udire le meste letture delle quali son debitore all'Assemblea.
Signori,
Nell'intervallo di circa un mese, tra la prima e la seconda sessione della presente legislatura, scesero nel sepolcro cinque senatori: [...] il generale Pastore [...]
La vita e i meriti di ciascheduno di codesti nostri colleghi vengo oggi a commemorarvi per sommi capi, come vuole la consuetudine, come comporta il dolore.
[...] Giuseppe Pastore, nato a Cuneo il 15 aprile 1800, si dedicò sin da fanciullo alla carriera delle armi; e in queste predilesse l'artiglieria, che avea specialissimo culto in Piemonte, la terra di Pietro Micca.
Appunto nell'artiglieria cominciò, e mano a mano nel periodo di quarantaquattro anni, salì tutti i gradi della milizia. Cadetto nel marzo 1875; Sottotenente nel dicembre del 1877; Luogotenente nel settembre del 19; Capitano nel gennaio del 26; maggiore nel maggio del 36; Colonnello nel dicembre del 47; Maggior generale nell'aprile del 50; Luogotenente generale nel giugno del 59.
Al severo carattere militare, altamente inspirato dalla idea del dovere, accoppiava molta dottrina, e grande bontà d'animo. Inflessibile in fatto di disciplina; ma sempre giusto, imparziale; e perciò ben veduto dai compagni e dai dipendenti. Affermano, che specialmente lo avesse in conto di amico il principe Ferdinando, duca di Genova.
I molti incarichi a lui commessi durante detti 44 anni, attestano la fiducia del Governo nella sua idoneità a quanti sono i magisteri dell'arte. Nel febbraio del 1833, vicedirettore della Regia sala d'artifizi in Torino; nel gennaio del '34, vicedirettore della Regia manifattura d'armi; nel settembre del 37, comandante di una Brigata campale; nel giugno del '41, comandante la Brigata Operai; nel settembre del '46, direttore della Regia fabbrica di armi in Torino; nel febbraio del '48, vicedirettore del personale di artiglieria; nell'ottobre dello stesso anno, comandante effettivo del personale di artiglieria; nel novembre del '58, direttore del materiale di artiglieria; nell'aprile del 59, comandante l'artiglieria alla guerra; nel luglio dello stesso anno, comandante generale del Corpo reale di artiglieria.
Addì 19 ottobre del 1862 nominato presidente del Tribunale supremo di Guerra. esercitò codesto ufficio per oltre a cinque anni. Ne fu sgravato, secondo la istanza sua, sullo scorcio del giugno '67. A un tempo medesimo, e come pur avea domandato, posto a riposo per anzianità di servizio e per ragione di età: datogli il grado di generale di Armata. E quando per le nuove leggi si stabiliva il quadro degli ufficiali di riserva, il generale pastore, che volea mantenersi il diritto di servire il Re e la patria sino al termine della vita, è stato dei più solleciti a chiedere l'ammissione tra i detti Ufficiali; ammissione, che gli fu consentita pel reale decreto 19 marzo 1874.
Ciò spetta alla carriera. Degli onori che ne ebbe, ricorderò solamente che il reale decreto 23 marzo 1862 lo fece cavaliere gran croce dell'Ordine dei santi Maurizio e Lazzaro; e l'altro reale decreto 23 marzo 1865 lo decorò della medaglia mauriziana in oro pel merito militare di dieci lustri. Un decreto imperiale gli avea spedite nel 12 gennaio 1860 le insegne di commendatore della Legione d'onore di Francia.
Innalzato pel reale decreto 16 novembre 1862 all'Assemblea senatoria, accettò il mandato di relatore sopra varî disegni di legge, nel giugno del 64, nel marzo 65, nel luglio 67, nel marzo 69. Prese parte non solo alle discussioni di quelli, ma eziandio di altri disegni, sino al 25 marzo 1871. Indi l'hanno da noi slontanato gli acciacchi che (giusta la frase del Redi) sogliono corteggiare la vecchiaia.
I suoi giorni finirono nel 2 d'aprile.

Senato del regno, Atti parlamentari. Discussioni, 15 maggio 1878.