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PANSA Alberto

08 febbraio 1844 - 04 aprile 1928 Nominato il 04 marzo 1905 per la categoria 06 - Gli ambasciatori provenienza Piemonte

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente

Onorevoli colleghi. [...] Il 4 aprile moriva in Roma il senatore Alberto Pansa, che era nato a Torino l'8 febbraio 1844.
Laureatosi in giurisprudenza nell'anno 1863 nell'Ateneo di Torino, entrò nel Ministero degli esteri nel 1865, distinguendosi subito per l'acutezza dell'ingegno, il tratto signorile e la spiccata attitudine per la carriera diplomatica.
Dopo essere stato fino al 1877 al Ministero, fu inviato ad Atene in qualità di primo segretario presso quella legazione; poi venne successivamente destinato a Bucarest, a Belgrado, poi a Berlino, durante la conferenza per gli affari della Grecia nel 1881, indi nuovamente a Belgrado e poi a Costantinopoli con funzioni di consigliere. Segretario di legazione a Budapest con patenti di console generale nel 1886, dopo due anni meritò la promozione a consigliere e fu destinato a Pechino. Nel '94 fu al Cairo quale inviato straordinario e ministro plenipotenziario, poi Costantinopoli nell'anno successivo, indi successivamente a Londra ed a Berlino con credenziali di ambasciatore, finché, a sua domanda, lo raggiunse il collocamento a riposo il 1° gennaio 1913.
In tutta la sua eletta carriera, durata quasi un cinquantennio, dette mirabile esempio di rettitudine, di intelligente operosità e di tatto elevato nella trattazione degli importanti incarichi e delle delicatissime mansioni a lui affidate e l'opera sua fu sempre inspirata agli interessi supremi del paese, rendendosi fedele interprete delle direttive politiche del Governo.
Competentissimo nell'amministrazione degli esteri, allorché la Capitale del Regno da Torino fu trasferita a Firenze e quindi a Roma, egli, che era al Gabinetto del Ministero, molto contribuì ad organizzare ed avviare gli uffici del Ministero nella nuova, ambita e definitiva sede. Merita anche di essere ricordata l'opera da lui svolta a Costantinopoli, nel triste periodo delle stragi contro i cristiani in Candia e del conflitto greco turco del 1897: ed egli si segnalò fra tutti gli ambasciatori delle Potenze per il contegno fermo e reciso dimostrato verso il Governo turco. Egli fu ambasciatore a Londra in un'epoca in cui la posizione dell'Italia nella politica internazionale era particolarmente delicata per la partecipazione nostra alla triplice Alleanza e durante la sua permanenza colà seppe molto contribuire a mantenere alle nostre relazioni con l'Inghilterra quel carattere di cordialità e di amicizia che doveva, più tardi, sboccare nella fraternità delle armi durante l'immane conflitto.
Era nostro collega, amato e ben voluto da tutti, dal 4 marzo 1905: fu sempre assiduo ai nostri lavori, e dette il prezioso contributo della sua competenza nelle questioni internazionali facendo parte della Commissione dei trattati e di quella di politica estera.
Salutiamo riverenti la memoria dell'illustre collega scomparso ed inviamo alla famiglia tanto duramente colpita, l'espressione del nostro profondo cordoglio. (Benissimo).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 3 maggio 1928.