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PANIZZARDI Carlo

10 settembre 1850 - 27 agosto 1921 Nominato il 04 aprile 1909 per la categoria 17 - Gli intendenti generali dopo sette anni di esercizio provenienza Piemonte

Commemorazione

 

Atti parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente

Onorevoli senatori!
Anche questa volta, pur troppo, nel riprendere i nostri lavori, mi incombe il doloroso dovere di annunciarvi la perdita di amati colleghi. [...]
Due giorni dopo si spense in Turro Milanese il senatore Carlo Panizzardi, dopo lunga ed inesorabile malattia.
Ei nacque a Torino il 10 settembre 1850 e di severi studi nutrì la sua giovinezza, laureandosi brillantemente in giurisprudenza nel 1872. Giovanissimo, scegliendo l'istessa carriera che aveva percorsa con successo il padre, entrò nelle prefetture dove non tardò ad affermare il suo valore, sicché ben presto gli furono affidati incarichi di fiducia, e nel 1879 fu chiamato al Ministero dell'interno che lasciò poi solo per occupare il posto di consigliere delegato nella Prefettura di Parma: dopo fu a Verona e poi a Bari.
Nel 1899 veniva nominato prefetto e tale carica tenne per cinque anni a Trapani, venendo chiamato poi a dirigere la prefettura di Livorno, e nel 1908 quella di Milano dove chiuse dopo ben sette anni la sua carriera.
Dell'alta carica cui era pervenuto Carlo Panizzardi aveva tutte le doti e il lungo tempo in cui rimase in tali sedi, superando momenti ben difficili, è la prova migliore della sua avvedutezza e del suo particolare senso pratico di equilibrio, che gli procurarono l'approvazione di ogni Governo e il favore completo e costante della pubblica opinione. Ed era circondato da così grande stima e considerazione che a Livorno, in numerosi conflitti economici fra industriali ed operai, e specialmente nel gravissimo sciopero del porto, riuscì come arbitro alla difficile conciliazione delle parti contendenti, evitando gravissimi disordini che avrebbero avuto una pericolosa ripercussione nel Paese.
Le alte benemerenze acquistate valsero a Carlo Panizzardi il 4 aprile 1909 la nomina a senatore ed anche qui in Senato si acquistò vive simpatie, anche se prima l'ufficio pubblico che lo assorbiva completamente e negli ultimi tempi la malferma salute gli impedirono di partecipare assiduamente ai nostri lavori.
Con Carlo Panizzardi scompare una intelligenza viva, un'anima nobilissima ed una simpatica figura di italiano.
Salutiamo reverenti la sua memoria ed inviamo alla famiglia l'espressione del nostro profondo cordoglio. (Bene).
[...]
BERGAMASCO, ministro della Marina. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BERGAMASCO, ministro della Marina. A nome del Governo mi associo alle elevate commemorazioni, che testé il nostro illustre Presidente ha fatto dei compianti colleghi Carlo Panizzardi [...]
Carlo Panizzardi, entrato giovanissimo nella carriera delle prefetture, col solo merito del suo ingegno e del suo lavoro seppe raggiungerne le vette più alte, distinguendosi sempre per l'equilibrio delle sue facoltà, per la grande coltura ed il non comune senso pratico. Egli raggiunse il culmine della sua carriera quando fu nominato prefetto e poscia colla nomina a prefetto di Milano. La sua lunga permanenza, durata ben sette anni, a reggere le sorti amministrative della provincia di Milano, è la migliore prova della sua sagacia amministrativa e delle sue doti di equilibrio e di avvedutezza. Giusto premio alla lunga sua carriera fu la nomina a senatore. Noi lo conoscemmo già avanti negli anni e forse già affievolito nelle sue energie per la malattia, che ne minava l'esistenza. Quindi poco abbiamo potuto vedere della sua attività e poco apprezzare delle sue doti; ma coloro che ebbero dimestichezza con lui ne apprezzarono altamente la bontà dell'animo e la finezza dello spirito.
Vada anche a nome del Governo, l'espressione commossa del più vivo rimpianto alla sua memoria e alla sua famiglia. (Vive approvazioni).

Senato del Regno, Atti Parlamentari. Discussioni, 24 novembre 1921.