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PALLAVICINI Francesco

02 marzo 1828 - 14 gennaio 1887 Nominato il 01 dicembre 1870 per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Lazio

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Giacomo Durando, Presidente

Onorevoli senatori,
nelle prime ore pomeridiane del 14 di questo mese, colpito da violento morbo, cessava di vivere nel suo palazzo in Roma, dove era nato nel 1828, il principe D. Francesco Pallavicini.
Appartenente ad uno dei più illustri casati del patriziato romano il principe Pallavicini, dotato di sentimenti patriottici e generosi, fu tra i primi della sua casta a prestare adesione volenterosa al nuovo ordine di cose inauguratosi nel settembre del 1870. Onde, tenuti in gran conto i suoi meriti dalla cittadinanza e dal Governo, egli venne per il primo chiamato alla carica di sindaco del municipio di Roma. Ritiratosi dopo alcuni mesi a vita privata non tralasciò tuttavia di dedicare la sua operosità a vantaggio della cosa pubblica e di varie istituzioni di beneficenza. Infatti fino a questi ultimi giorni egli era presidente della Congregazione di carità, dell'Ospizio dei ciechi Margherita di Savoia, e della Commissione amministratrice degli orfanotrofi.
Per le sue cognizioni in materia di agricoltura fu consigliere della Camera di commercio e ultimamente presiedeva due consorzî per il bonificamento dell'Agro romano.
Altamente apprezzato dal Governo per il suo vivo affetto alle istituzioni liberali, del quale dette prova fin dal 1859, firmando il famoso indirizzo a Napoleone III, nel dicembre del 1870 veniva innalzato alla dignità di senatore e poscia chiamato nella nostra Assemblea a far parte della presidenza, qual segretario in una sessione, e due volte come vicepresidente.
Perfetto gentiluomo, cittadino benemerito e virtuoso, il principe Francesco Pallavicini lascia grande desiderio di sé e un ben grato ricordo nel paese, e in noi un grande rammarico di averlo immaturamente perduto.
COPPINO, ministro della pubblica istruzione. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha la parola.
COPPINO, ministro della pubblica istruzione.A nome del Governo mi associo alle onoranze che il Presidente del Senato ha reso alla memoria dell'illustre membro di questa Assemblea, il principe Pallavicini, insigne patrizio il quale nella vita operosa ha saputo congiungere l'interesse per le cose municipali alle savie e disinteressate cure filantropiche.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni,20 gennaio 1887.