ORSINI Luigi
22 luglio 1837 - 17 febbraio 1906 Nominato il 04 marzo 1905 per la categoria 12 - I consiglieri del Magistrato di cassazione e della Camera dei conti dopo cinque anni di funzioni provenienza ToscanaCommemorazione
Atti Parlamentari - Commemorazione
Tancredi Canonico, Presidente
Signori Senatori,
Sembra fatale per la nostra Assemblea che non vi sia sospensione di lavori senza che abbiamo a rimpiangere qualche collega. [...] Il domani della morte del senatore di San Marzano, cioè il 17 febbraio scorso, si spense pure qui in Roma un altro nostro collega: il senatore Luigi Orsini, nato a Firenze il 22 luglio 1837.
D'ingegno svegliato e colto, conoscitore di più lingue, la sua vita fu un non interrotto servizio al paese, prestato con diligente ed illuminata solerzia.
Nella scienza amministrativa e finanziaria fu un vero valore.
Ragioniere generale dello Stato nel 1892, passò quattro anni dopo alla Corte dei conti, ove rimase fino alla morte.
Rimangono di lui pregevolissime pubblicazioni: fra esse, uno studio prezioso sulla Colonia Eritrea. È a lui che si deve il bilancio dello Stato nel 1900; a lui pure si deve una parte considerevole dei lavori della Commissione di verifica sugli Istituti di credito; a lui una splendida relazione sullo stato della Banca d'Italia.
Sia come consigliere comunale di Roma, sia come presidente di parecchi Istituti di beneficenza, recò sempre nel disimpegno di codeste funzioni un'attività instancabile e sapiente, una rara integrità di carattere.
Nominato senatore il 4 marzo 1902, ebbe poco tempo per frequentare il Senato, tanto più che la sua fibra già si veniva affievolendo sotto l'azione distruggitrice del morbo latente che ce lo doveva poi immaturamente rapire.
Amantissimo della famiglia e da essa profondamente riamato, perchè mite, intimamente buono ed affettuoso, egli lascia un vuoto doloroso nel cuore de' suoi diletti superstiti.
E, sebbene ci sia mancato il tempo di averlo a lungo fra noi, un vuoto doloroso egli lascia altresì nel Senato: il quale sa apprezzare il valore modesto e verace, e di gran cuore si associa al dolore della sua famiglia. (Bene).
[...]
BOSELLI, ministro della pubblica istruzione.Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BOSELLI, ministro della pubblica istruzione. Con cordoglio pari a quello manifestato dall'illustre Presidente del Senato del Regno, il Governo si associa al compianto del Senato e del Paese per la perdita di alcuni tra i componenti di questo altissimo Consesso. Le perdite che in esso avvengono, toccano in modo particolare il pensiero e l'animo del paese, perché qui in mezzo a voi, onorevoli senatori, si accolgono coloro che ne esprimono, in modo eminente, i ricordi patriottici e i servigi e le virtù amministrative e intellettuali e le operosità economiche.
Io rammento del senatore Orsini l'opera assidua ed il molto ingegno da lui rivolto alla pubblica amministrazione. Non solo egli operò, ma della sua opera egli lasciò documenti preziosi e durevoli in alcune pubblicazioni, e in una soprattutto che sarà sempre di lume e di scorta a quanti vorranno seguire le vicende della finanza italiana dai giorni in cui, composta l'unità della Patria, essa ha dovuto trascorrere tempi difficili, dai quali è uscita da prezzo di memorabili sforzi, fino alle presenti condizioni più confortevoli così per l'Erario, come per l'economia del paese.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 9 marzo 1906.