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ORLANDO Luigi

02 marzo 1814 - 14 giugno 1896 Nominato il 04 dicembre 1890 per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Sicilia

Commemorazione

 

Atti parlamentari Commemorazioni
Domenico Farini, Presidente

Signori senatori!
Breve tregua è stata conceduta ai nostri lutti; anche oggi ho il dolore di annunciarvene uno.
La notte scorsa cessava di vivere in Livorno il senatore Luigi Orlando che era nato a Palermo il due di marzo l'anno 1814.
Egregio patriotta egli fu degli arditi che primi nel 1848 si sollevarono in Palermo; degli ardenti che a difesa del Governo di Sicilia, stettero per i partiti più arrischiati: a patto di non sperare salvezza la rivoluzione trionferebbe. Unitario fermissimo già sino da allora, a nessuna fatica perdonò, nessun pericolo lo trattenne per raggiungere quello che a lui pareva il solo mezzo di fare rivivere lo sparso popolo: esercitò notevole influenza in ispecie fra i lavoratori della sua città.
Dopo restaurato il Borbone fuorbandito, insieme al fratello Paolo fondò a Genova uno stabilimento metallurgico, poi diresse quello Ansaldo in San Pier d'Arena.
Quale importanza industriale questa casa, di cui Luigi era il capo, assumesse già negli anni che precedettero il 1859, lasciò scritto il conte di Cavour. Ad essa, alla sua influenza, esuli e patriotti mai non ricorsero invano; da essa, coloro che tentarono rivendicare a libertà l'isola ebbero ognora incitamenti e mezzi all'operare; essa fu centro dei disegni, degli apparecchi, dell'azione. Di lì si ravvivò e diffuse una agitazione che per quanto intempestiva, disperata ed a volte inconsulta, pure feconderà la risurrezione della patria: di lì, maturi i tempi, il glorioso capitano, il futuro dittatore, di cui Paolo sarà ministro dei lavori pubblici nella libera Palermo, ebbe aiuti d'ogni sorta per l'eroica impresa (Bene).
Unita la patria, lo stabilimento metallurgico fondato trent'anni fa in Livorno dai fratelli Orlando, tanto crebbe di produzione, di potenza, di riputazione da diventare uno dei maggiori; efficacemente contribuì a costrurre le grandi, ingegnose navi per cui l'Armata non è ad altre seconda.
Virtù di Luigi Orlando, merito della sua casa se in mezzo a mille diffidenze, a non minori difficoltà, a contrari interessi l'industria delle costruzioni navali, sorta nel centro del Regno, si rivelò un giorno già fiorente e potente tanto, nonché da servire al governo, da attrarre i forastieri, dell'ultimo acquisto dei quali festeggiavasi non è un mese il varo.
Così Luigi Orlando, dal 24 gennaio 1891 nostro collega, dopo avere con ogni sua possa contribuito al rinnovamento politico, dirigendo o fondando alcune industrie del ferro, suscitando con impulso efficacissimo la ingegneria navale, si adoperò ad emancipare la nazione dallo straniero, a crearle un valido strumento di forza militare, un sicuro argomento di potenza economica.
Onore a lui, nobilissimo esempio di quanto in un animo alto possano la tenace volontà, la fede nei destini della patria (Benissimo! - Vive approvazioni).
SPROVIERI. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
SPROVIERI. Mi permetta questo alto Consesso e l'illustre Presidente che da questi banchi io mandi un saluto affettuoso e rispettoso alla famiglia del benemerito patriota Luigi Orlando, col quale divisi 12 anni fra carcere ed esilio.
Mi duole che sempre più si vada assottigliando la schiera di quelli che fecero l'Italia; ma mi conforta il pensiero che i loro figli seguiranno le orme paterne. Così sarà dei giovani Orlando che certo si ispireranno al patriottismo, alle virtù ed all'operosità del padre e degli zii.
Da questo mando un doveroso saluto all'estinto e propongo che il Senato invii le sue condoglianze alla famiglia. (Bene).
DI RUDINI', presidente del consiglio.Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
DI RUDINI', presidente del consiglio. Il governo si associa al lutto del Senato e della famiglia Orlando.
Come ben rammentava l'onorevole senatore Sprovieri, il senatore Orlando ha molti titoli alla benemerenza e alla riconoscenza del paese.
Come industriale e come patriotta egli ha resi infatti tali e tanti servizi che è giusto ed opportuno oggi il cordoglio ed il lutto del Senato.
PRESIDENTE. Il Senato ha udita la proposta del senatore Sprovieri di inviare alla famiglia Orlando le condoglianze del Senato.
Chi approva tale proposta è pregato di alzarsi.
(Approvato).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 15 giugno 1896.