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NEGROTTO CAMBIASO Pierino

26 dicembre 1867 - 20 febbraio 1925 Nominato il 18 settembre 1924 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio e per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Liguria

Commemorazione

 

Tommaso Tittoni, Presidente

"PRESIDENTE. (Si alza e con lui si alzano tutti i senatori e i ministri).

Onorevoli Colleghi,
Il 20 febbraio, dopo brevissima malattia, moriva in Roma il marchese Pierino Negrotto Cambiaso. nato in Genova il 26 dicembre 1867, d'illustre famiglia patrizia, dotato di fervida intelligenza e di spirito aperto a tutte le più nobili ed elette manifestazioni della vita, non si chiuse nell'adorazione del passato e nello sterile orgoglio di casta, ma conscio dei nuovi doveri che il bene della Nazione impone, seguendo l'esempio preclaro del padre marchese Lazzaro, che fu anche membro di questa Assemblea, seppe unire ad uno sconfinato amore della Patria, spinto fino al sacrifizio, aspirazioni vivissime e operose pel progresso sociale e pel bene del popolo.
Conseguito il dottorato in giurisprudenza nel patrio Ateneo, prestò poi servizio quale ufficiale di cavalleria.
Nell'imminenza dell'infausta guerra italo-abissina, nel febbraio 1895, egli, ch'era in congedo, chiese d'essere richiamato in servizio, senza assegni, nelle truppe coloniali e fu destinato allo squadrone di cavalleria Cheren. Nell'ottobre di quell'anno prese parte alla spedizione di Antalo, quale ufficiale d'ordinanza del maggior generale Arimondi, e fece tutta la campagna, partecipando alla sciagurata battaglia di Adua, ove, travolto anch'egli dalle orde scioane, riuscì con un pugno di eroi a farsi largo per compiere una missione che gli aveva affidato il suo generale. Per l'eroismo allora dimostrato, ebbe la medaglia di bronzo al valor militare.
Reduce dal triste episodio si dedicò con fervore all'agricoltura, portando nelle sue vaste terre i mezzi più moderni e progrediti. Il collegio di Voghera nel 1909 lo volle suo rappresentante politico per la XXIII Legislatura e gli riconfermò il mandato anche per la XXIV, fino al 1919. Alla Camera si fece notare per i discorsi pregevoli pronunziati in varie occasioni e fu anche questore nell'Ufficio di Presidenza. Ma, pur durante la sua deputazione, ebbe modo di mostrare il suo patriottismo e il suo spirito ardimentoso allorquando, scoppiata la guerra Libica, volle nuovamente partire quale Commissario delegato della Croce Rossa, al comando delle ambulanze, dando prova di una alacrità infaticabile e di uno sprezzo temerario del pericolo.
Anche nell'ultima grande guerra, fervido interventista della vigilia, prima ancora che l'Italia scendesse in campo, volle tornare sotto le armi, quale capitano del Piemonte Reale cavalleria, e fu aviatore e mitragliere, conseguendo la promozione a maggiore e la croce al merito di guerra. Dopo l'armistizio, fu apostolo fervente d'italianità, onde la città di Zara ha preso viva parte al lutto che ci ha colpito.
Da pochi mesi soltanto, dal 18 settembre scorso, egli era fra noi, ma già godeva le vivissime simpatie di noi tutti e la sua balda, tipica immagine di cavaliere senza macchia e senza paura resterà a lungo nei nostri cuori.
Pierino Negrotto Cambiaso è stato sovratutto un fervido, appassionato, devoto combattente per l'italianità, per la grandezza e la prosperità della Patria adorata.
Un triste destino ha voluto troncare, ancor nel pieno vigore, la sua nobile vita, quando ancora avrebbe potuto dare alla Patria tanta utile operosità.
Mandiamo un mesto affettuoso saluto alla sua memoria e alla illustre famiglia ed alla nobile città di Genova i sensi del nostro dolore più vivo. (Bene). [...]
THAON DI REVEL, ministro della marina. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
THAON DI REVEL, ministro della marina. Alle condoglianze del Presidente del Senato manifestate per la morte del marchese Pierino Negrotto Cambiaso, il quale oltre che patriota e cittadino integerrimo fu coraggioso soldato, abile e ardito marinaio, il Governo si associa pienamente. (Approvazioni).
DE STEFANI, ministro delle finanze. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DE STEFANI, ministro delle finanze. Il Governo si associa ugualmente al rimpianto del Senato per gli altri senatori scomparsi".

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 25 marzo 1925.